Con il primo pallone della partita ha servito in profondità Maitland-Niles, facendo guadagnare alla Roma un calcio d’angolo prezioso. Con il secondo tocco, proprio sugli sviluppi del corner, si è messo in proprio, trovando il gol che ha riaperto la partita contro il Verona: un tiro forte, di sinistro, festeggiato con un rabbioso “e andiamo!”, un segno della croce e un bacio al cielo. Alla voce “predestinato” del vocabolario giallorosso va aggiunto il nome di Cristian Volpato, il più giovane a siglare una rete in questa Serie A con i suoi 18 anni compiuti il 15 novembre. L’italo-australiano ha segnato 200 secondi dopo il suo ingresso in campo: un impatto devastante sotto lo sguardo attento di Francesco Totti, il suo mentore. “Per me Totti è come un fratello – ha dichiarato al triplice fischio – non ho ancora visto il cellulare, ma Francesco mi dà continuamente consigli”.
L’ex capitano ha un ruolo determinante nella storia del giovane (curiosamente si chiama come suo figlio) nato a Camperdown da papà italiano e madre australiana, arrivato nella Capitale a gennaio 2020 dall’Australian Soccer Academy. L’ex capitano l’ha subito accolto nella sua scuderia, l’agenzia Ct10Management guidata da Giovanni Demontis, e dopo un periodo di ambientamento in Under 18 Cristian si è preso la maglia numero 10 della Primavera, diventando il leader della formazione di Alberto De Rossi. C’era Totti in tribuna anche durante Roma-Inter, quando Mourinho lo fece debuttare in campionato negli ultimi due minuti. Quella sera di inizio dicembre fu solo una passerella, ieri si è letteralmente preso la scena.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota