Il 30 maggio 2015 Rudi Garcia mise praticamente fine alla sua permanenza a Roma, con la conferenza stampa prima della gara contro il Palermo, l’ultima di campionato: «Il gap con la Juve è destinato ad aumentare. Qui si deve vendere per poter comprare». Il francese durò ancora qualche mese, ma il feeling con Pallotta si ruppe lì. Il 7 gennaio 2017 Luciano Spalletti fa un distinguo importante prima della trasferta contro il Genoa (convocati Totti e Manolas). C’è il mercato della Roma: «Non possiamo dire “prendo questo o quest’altro”. Bisogna fare delle valutazioni e capire dove ci si può inserire. Per migliorare la squadra bisognerebbe investire, ma ora non possiamo farlo». E c’è il mercato di Juve e Napoli, che con Rincon e Pavoletti si sono rafforzate perché quelli «sono andati a cercarli. Sono acquisti mirati, scelti. Rincon piaceva anche a noi». Sono dichiarazioni estremamente chiare, rispettose anche della tifoseria («Se potessi fare un acquisto al mercato vorrei di nuovo la nostra curva Sud, basta con le barriere!», ha detto Spalletti) perché il mercato è spesso illusione.
La Roma è vicina a Feghouli (si cerca l’accordo con il West Ham), ma Spalletti voleva giocatori dalla serie A. E sincera è la risposta a chi gli chiede se, in futuro, allenerebbe la Juve: «Non vedo perché la Juve e basta. Potevate metterci la Fiorentina, l’Inter e il Milan. Questo è il mio lavoro, se continuo ad allenare posso farlo da tutte le parti». Capello, a suo tempo, disse «mai alla Juve» e poi ci andò. Le frasi non vogliono dire che Spalletti si sia arreso, però sono scolpite nella pietra: «Questa è la squadra che ho scelto. Mi stava bene per quello che era, mi sta bene per quello che è. Se poi bisogna mettere mano a qualche situazione, come Salah che è in Coppa d’Africa e Iturbe che è voluto andare a giocare, bisogna saper sopperire». La chiusura è altrettanto importante: «Il messaggio che mi ha mandato l’a.d. Gandini è chiara: la società si aspetta di vincere perché c’è tutto per farlo. Se non vinco, devo fare posto a un altro». Il contratto di Spalletti scade a giugno 2017. E se la Roma non dovesse vincere nulla?