Oggi il giudice sportivo deciderà la sanzione per José Mourinho per le proteste rivolte all’arbitro Luca Pairetto di Torino, verso i minuti finali del match contro il Verona: pochi 4′ di recupero secondo il tecnico portoghese, entrato in campo come una furia mimando il gesto del telefono e dicendo: “ti hanno mandato apposta, ti ha mandato la Juve”. Gli ispettori federali erano a pochi passi da Mourinho e hanno sentito tutto.
È attesa una squalifica, ma il nodo è quanto sarà lunga: l’articolo 36 del codice di Giustizia Sportiva dispone che la sanzione minima per calciatori tecnici “in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara” sia di due giornate di squalifica, “salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti”.
Questo preoccupa la Roma: bisogna capire cosa abbiano sentito gli ispettori, ma mettendo insieme reazione, gesti e parole non è escluso che si arrivi a tre giornate di stop, mentre quattro sono previsti in caso di contatto fisico. La squalifica con lo Spezia è sicura, mentre è probabile con l’Atalanta e possibile con l’Udinese.
Rischia anche Tiago Pinto: anche il g.m. si è lasciato andare nel dopopartita e secondo l’articolo 36 rischia un mese di inibizione, anche se in caso di attenuanti lo stop potrebbe limitarsi a una ventina di giorni. Mourinho ha ribaltato la posizione di inizio stagione della Roma, che aveva assicurato collaborazione ai direttori di gara. Mourinho ha tirato in ballo la Juventus probabilmente perché Pairetto è di Torino, con tutto ciò che ne consegue, visti i presunti rapporti familiari con il club bianconero.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini / E. Esposito