Buono, ma non fesso Francesco Totti. Indole che potrebbe tornargli utile in un’eventuale causa di separazione. Perché se è vero che nell’ultimo decennio ha progressivamente affidato la gestione della sua immagine alla moglie Ilary e alla cognata Silvia, accettando che i suoi storici collaboratori finissero ai margini, diversa – molto diversa – è stata la gestione delle attività immobiliari, in cui l’ex Capitano ha investito una parte cospicua dei suoi guadagni da calciatore, mal contati poco meno di novanta milioni di euro netti in venticinque anni di carriera.
Della Numberten srl, fondata nel 2001 alla vigilia dello scudetto, la holding cui oggi fanno capo le sette società concui opera nel mercato immobiliare, Totti detiene il 100% delle azioni, il fratello Riccardo è il presidente, la mamma Fiorella l’altro consigliere. L’azienda ha un patrimonio netto di 7 milioni di euro e macina utili per circa 4.
Stesso discorso per la Vetulonia srl, l’altra società immobiliare di cui Totti è socio e amministratore unico. Su questo campo, la famiglia Blasi non tocca palla. O almeno, marito e moglie – che sono in regime di separazione dei beni – non hanno partecipazioni comuni.
Come nella gestione dei giovani calciatori assistiti dal “procuratore” Totti, il mestiere che l’ex Capitano ha scelto dopo essersi allontanato dalla Roma (e che ora potrebbe subire qualche complicazione per via di un nuovo regolamento approvato dal Coni). Sono tre società (IT Scouting srl, CT10 srl, Coach Consulting srl) gestite con gli agenti sportivi Giovanni Maria Demontis e Pietro Chiodi. È nella gestione della sua immagine e della sua storica scuola calcio che Totti – azionista allo 0,09% anche del Campus Bio-medico – ha ceduto progressivamente campo alla famiglia della moglie.
Ilary (90%) e il suocero Roberto Blasi (10%) sono gli unici azionisti della Number five srl, la società che contratta tutti gli ingaggi extracalcistici dell’ex capitano (e non solo): comparsate in tv, spot pubblicitari, royalties su libri, film e serie televisive. Mentre nella società sportiva dilettantistica Sporting clubTotti, che gestisce tutte le attività della Longarina, un tempo affidata al fratello Riccardo, oggi nelle mani del suocero, compaiono la moglie Ilary (90%), il cugino Angelo Marrozzini (5%) e il marito della cognata Ivan Peruch (5%).
Fa una certa impressione che una delle creature predilette dei Totti – la mitica scuola calcio, appunto – sia stata data completamente in appalto alla famiglia Blasi, e spiega – questa come altre scelte professionali degli ultimi anni – perché il rapporto tra marito e moglie si sia progressivamente deteriorato, fino a far emergere in superficie la crisi.
FONTE: Il Messaggero – A. Catapano / R. Dimito