Scelta tecnica. Molto probabilmente Nicolò Zaniolo non giocherà dal 1′ a La Spezia e. salvo cambiamenti dell’ultimo secondo, partirà dalla panchina. La scelta di Mourinho è gestionale, a trecentosessanta gradi. Parlare di punizione è magari eccessivo, di certo il tecnico giallorosso in questa settimana di lavoro ha visto meglio altri, nella testa e nelle gambe. È così ha varato un modulo mai adottato alla Roma: 3-4-2-1 con Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Abraham. E’ una formazione che assomiglia a un ritorno al passato, essendo stata utilizzata spesso da Paulo Fonseca.
Mourinho ha preferito rinunciare alla conferenza stampa e quindi non potrà spiegare, nemmeno stasera dopo la partita, la ratio della decisione. E non lo faranno neppure i vice, Foti e Salzarulo, perché a parlare a nome della squadra sarà un calciatore. Ma Mourinho ha comunicato con i fatti, insistendo sempre sugli stessi giocatori nella squadra titolare.
Zaniolo è stato inserito a partitella in corso, come se fosse un’opzione da secondo tempo: in quello schieramento, Mkhitaryan scalava a fare il play e Nicolò affiancava Pellegrini sulla trequarti. Tornano tra i convocati Ibafiez, che ha smaltito la lesione muscolare, e Carles Perez, tornato disponibile: tutti e due affiancheranno Zaniolo in panchina.
Il numero 22 è comprensibilmente dispiaciuto. Si sente bene, dopo il fastidio alla coscia della scorsa settimana, ed è molto stimolato dall’idea di giocare per la prima volta da avversario a casa sua. Se le indiscrezioni troveranno conferma, proverà a dare la scossa nella ripresa.
FONTE: Il Corriere dello Sport