La Champions, una speranza. Senza quei punti persi malinconicamente, la Roma sarebbe in piena corsa. Oggi si trova a rincorrere. Raggiungere la Juve non è semplice, perché ha una rosa più attrezzata, pure alla luce di un mercato faraonico che a gennaio l’ha ulteriormente rinforzata. L’Atalanta è a pari punti ma ha una gara da recuperare, la Lazio è solo una lunghezza dietro e tra due settimane c’è il derby tutto da vivere. Per ora la Roma non può che vivere di speranza.
Dalla parte dei giallorossi c’è la spinta della sua gente, che accompagna la squadra in casa e in trasferta con presenze da record, da fuori pandemia. Questo vuol dire che se ci credono i tifosi, devono farlo anche i giocatori, con Mou in testa, che ora riprenderà possesso della panchina.
Lo Special ha un po’ tutti i calciatori a disposizione, a differenza di un bel pezzo di stagione vissuta in emergenza, e in più può contare sull’apporto e la voglia di alcuni talenti giovani, come Bove e Zalewski, soprattutto il secondo, più il rigenerato Kumbulla e uno Zaniolo che guarda alla Nazionale e al rinnovo.
Mourinho poi, ha un centravanti vero ed è a un passo dal raggiungere Bati e Montella, che alla prima stagione hanno toccato quota 21. Abraham è il giocatore che in campionato ha segnato il maggior numero di primi gol, otto. Insomma, c’è tutto per provarci.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni