Gli acquisti della Roma nel mercato invernale fin qui non si sono rivelati all’altezza delle aspettative. Sergio Oliveira e Ainsley Maitland-Niles erano arrivati nei primi giorni di gennaio per rinforzare la Roma di Mourinho e renderla più forte, e così sembrava anche dopo le loro prime partite in giallorosso, con prestazioni solide e quella giusta personalità per aiutare una squadra formata da tanti giovani. Poi improvvisamente un blackout. Soprattutto da parte di Maitland-Niles che ormai vede il campo col contagocce e al momento sembra essere fuori dai piani di Mourinho.
L’esterno inglese dopo appena due giorni dal suo sbarco nella capitale si era presentato subito titolare all’Olimpico contro la Juventus, tutto sommato mostrando una buona condizione atletica e strappando la sufficienza in una partita persa clamorosamente dai giallorossi.
Novanta minuti anche nel match successivo contro il Cagliari, poi da lì la lenta retrocessione verso la panchina fino alla totale sparizione dalla scena. Dopo quattro partite giocate dal primo minuto, ma venendo sostituito o all’intervallo o nei primi minuti del secondo tempo, sono arrivate le panchine contro Inter, Spezia, Atalanta e Udinese. Senza mai entrare in campo. Inevitabilmente gli spostamenti sulla destra e sulla sinistra non lo hanno aiutato, ma in ogni prestazione il ventiquattrenne non ha mai mostrato quella sicurezza di cui necessita in questo momento Mourinho per risalire la classifica.
Un po’ lo stesso trend di Sergio Oliveira, che alterna prestazioni positive a momenti di smarrimento che hanno spinto più volte Mourinho a sostituirlo nel secondo tempo. Nonostante la rete segnata nella gara d’andata degli ottavi contro il Vitesse, il portoghese non sta giocando al massimo del suo potenziale. Sta facendo fatica a imporsi in una squadra che non riesce a trovare la quadra tattica e che stenta a trovare un gioco fluido.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi