Roma. Qualificazione alla Champions blindata? Corsa al campionato ancora aperta?
“La Champions League è la base. Può puntarla tranquillamente. Alla Roma si chiede di fare qualcos’altro, di allungare il passo per raggiungere la Juve e vincere il campionato. Credo ci siano tutte le possibilità ma ora la Roma non può più permettersi di sbagliare. Deve quasi fare il ‘filotto’ fino alla fine mentre i bianconeri possono concedersi qualche errore in più”.
E con un Dzeko ritrovato può essere un’ulteriore conferma. Anche per lui… “Sì, non ha mai giocato male e ha sempre messo tanto impegno. Ha sbagliato qualche gol l’anno scorso aveva perso l’abitudine quasi, aveva perso fiducia, ma quest’anno si è ritrovato ed è importante. Ora devono coprire l’assenza di Salah che è in Coppa d’Africa, considerando che Iturbe è stato ceduto”.
Quanto manca il sostegno della Curva? “Manca tantissimo. La Roma vive di passione, è una cosa viscerale. L’abbiamo visto a Torino con la Juve: giocare in uno stadio di proprietà aiuta e son 5 anni che vince. Per l’amor del cielo, c’è qualcuno che dice che non è cosi ma è indubbio che aiuti. La Roma ha sempre vissuto per i propri tifosi, la Curva Sud è famosa in tutto il mondo e averla durante il campionato ti aiuta sicuramente. Se perdi il campionato per qualche punto allora diventa un rammarico enorme”.
Si troverà un accordo tra i tifosi e la società? “No ma non è un problema di società e Curva. E’ un problema con il comune di Roma che ha deciso di mettere la barriera nel settore dell’Olimpico mentre nel resto dell’Italia no. E non si capisce perché. E’ una questione di Prefettura. Se la metti in tutta Italia ok, ma solo all’Olimpico non è giusto per ambo le parti. Ci rimettono sia società che tifosi”.
Totti dovrebbe seguire i consigli di chi lo vuole in un ruolo dirigenziale e non in campo? “E’ 10 anni che dicono che Totti è finito, che si sente dire che è meglio che smetta, ed è da 10 anni a questa parte che ogni anno tutti quelli che affermano ciò si devono sciacquar la bocca quando parlano di Francesco. Io credo che un campione del genere, con la sua personalità, faccia sempre comodo alla Roma. E non solo per il suo passato, ma per il suo presente. Se la Roma è andata ai preliminari di Champions l’anno scorso lo deve a lui. Dicevano: “non si fa il contratto alla storia ma al presente”, e infatti il rinnovo se l’è guadagnato sul campo”.
Può essere fossero spaventati dagli infortuni? “Tutti hanno infortuni. Li hanno i giovani, li ha anche lui. Ma se sta bene fisicamente, la sua presenza da fastidio a parecchi. Un ragazzino che dopo che ha letto e visto di lui sui giornali o in tv quando se lo trova davanti ci rimane. E poi quando entra in campo il pubblico si esalta. E’ sempre positiva la sua presenza, assolutamente”.