Si vince anche così. Con due cambi di modulo, con un’ala come terzino, con due trequartisti come interni, con tre attaccanti, con la speranza, con il coraggio. È stata una brutta Roma, che però ha saputo trovare dentro di sè le risorse caratteriali per ribaltare la partita. Josè Mourinho, al netto delle polemiche di cui potete leggere a parte, si gode il lato positivo della domenica: la difesa del quinto posto, la terza vittoria di fila in campionato e la serie positiva che si allunga a 11 giornate.
“È la vittoria del carattere – ammette -, non abbiamo giocato bene ma credo che abbiamo meritato di vincere perché ci abbiamo provato fino all’ultimo. Complimenti alla Salernitana che ha onorato la sfida e capisco sia delusa dal risultato. Devo ringraziare i ragazzi usciti dalla panchina, soprattutto Carles Perez che lavora tantissimo e in una situazione estrema ha saputo trovare il tiro che ci ha rimesso in corsa“.
È anche la vittoria dei 65.000 dell’Olimpico, uno spettacolo popolare enorme: “Sì, è davvero incredibile la nostra gente. Noi non stiamo lottando per lo scudetto, eppure abbiamo sempre un supporto dei tifosi pazzesco. Sarà così anche giovedì, nella partita decisiva contro il Bodo. Bella è stata anche la partecipazione dei tifosi della Salernitana. Amore e passione sono la cosa principale nel calcio“.
Quando parla delle riserve che l’hanno aiutato, si riferisce anche a Zaniolo: “A Nicolò, come a Veretout. Eravamo stanchi per le tante partite, non è facile giocare giovedì e domenica ad alti livelli. Per fortuna abbiamo usato le cinque sostituzioni. Zaniolo è entrato bene, ha fatto 45 minuti positivi. Peccato non sia riuscito a segnare. Ma dopo un periodo di difficoltà fisiche l’ho visto bene“
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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