L’ex portiere della Roma, Julio Sergio, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Inter-Roma, che si giocherà domani alle ore 18 al “Meazza“:
Se ti dico Inter-Roma, che cosa ti viene in mente? “Di grandi sfide ne ho vissute contro i nerazzurri. In particolare nel 2009/2010, a partire da quell’1-1 a Milano: da quella partita in poi Ranieri mi fece giocare titolare, un grandissimo onore per me considerando il livello altissimo che c’era in quella mia Roma. Poi anche il ritorno, nella stessa stagione, che vincemmo 2-1 contro una squadra, quella di Mourinho, che poi vinse tutto”.
Al gol di Luca Toni l’Olimpico esplose… “A Roma le cose sono straordinarie quando vanno bene. C’era un Olimpico strapieno, noi giocammo una grande partita in una sfida che significava molto. Avevamo fatto bene quella stagione, ma alla fine non è andata come noi tutti speravamo, purtroppo”.
In quegli anni Inter-Roma era il “classico” del calcio italiano… “È così, anche se l’Inter aveva rosa davvero incredibile, tanti grandi calciatori uniti nello stesso team. Noi anche avevamo una grande squadra e gli abbiamo dato più filo da torcere possibile. Nel 2009 avevamo Ranieri, un allenatore top, poi prima anche con Spalletti vincemmo qualche trofeo. Posto che, come dicevo, di fronte avevamo una vera corazzata”.
E per domani che partita ti aspetti? “La Roma sta giocando bene adesso, ci sono partite che ti portano su il morale anche per le settimane successiva. L’Inter, per contro, gioca molto bene ed è in piena corsa per lo scudetto. Sarà una bellissima partita, considerando che alla Roma serve vincere per sperare nel quarto posto e l’Inter per il titolo”.
Quale potrebbe essere la chiave del match? “Parliamo di due squadre che giocano bene a calcio e credo che faranno lo stesso anche domani. La Roma sta facendo anche dei bei gol, con un gioco di squadra molto interessante. A fare la differenza fra la vittoria e la sconfitta però, alla fine secondo me sarà una giocata individuale: sarà un calciatore a spostare l’equilibrio del match”.
Mourinho torna di nuovo a San Siro e questa volta la sfida è decisamente più delicata. Sarà accolto con lo stesso entusiasmo? “Credo che il fatto che sia una partita delicata non cambierà l’affetto e la gratitudine degli interisti nei suoi confronti. A Mourinho a Milano faranno soltanto grandi applausi, per quanto ha fatto in quegli anni stupendi per l’Inter”.
Ti piace quello che sta facendo José con la Roma e con Roma?
“Ho parlato con diversi giocatori che sono stati allenati da lui: ne parlano tutti benissimo a livello umano. È importante creare un ambiente positivo con i tifosi, una mentalità vincente, lui ce l’ha, sta facendo tutto questo, ha in mano la situazione ed è in sintonia con la tifoseria. Sapeva cos’è la Roma, sta facendo benissimo”.
Credi che oggi la Roma possa ancora credere nel quarto posto? “Penso di sì, non sarà semplice. La squadra è crescita e ora ha grande entusiasmo. Ha il carattere del suo allenatore, però deve fare più punti possibile da qui alla fine”.
Che ne pensi della stagione vissuta da Handanovic all’Inter e dall’ombra di Onana per la prossima stagione? “Handanovic sono dieci anni che è all’Inter, io non ricordo una cazzata che abbia fatto negli ultimi tempi, posto che non ho visto tutte le partite dell’Inter. È straordinario, ha fatto grandissime cose, sbagliano solo quelli che giocano alla fine, mentre da fuori si parla sempre tanto. Stare dentro al campo, portare punti, essere decisivi come lo ha è stato lui… sono in pochi a riuscirci”.
FONTE: interista.it