Alle 19.30, Josè Mourinho e Tammy Abraham, risponderanno alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Leicester-Roma:
MOURINHO Ha sentito Ranieri? “Siamo amici, dico da tanti anni che tanti tecnici in Premier League hanno vinto tanti titoli tipo Ferguson, Wenger, io, Klopp, Guardiola. Quello che ha vinto Ranieri, però, è quello più speciale di tutti. Ho giocato quel campionato lì e lo ricordo come un momento importante. Anche se Claudio non è qui, hai fatto bene a ricordarlo, per lui sarà sicuramente una partita speciale”.
L’ultima volta che è arrivato in semifinale non è stato in grado di arrivare in finale… Stavolta ha paura? “No, possiamo vincere. Crediamo che per il lavoro fatto quest’anno per migliorarci meritiamo la finale. Il calcio a volte restituisce i meriti, affrontiamo una grande squadra. Ammetto che nella mia lunga carriera mi sono successe tante cose, ma Levy capisce molto di calcio”.
Le divergenze con Rodgers in passato? “Posso dire che siamo stati insieme nel Chelsea e ci siamo divertiti tanto. Posso dire che abbiamo un rapporto d’amicizia, anche se il calcio ti porta in differenti direzioni. Non sono io ad affrontare lui, quindi voglio solo il meglio per lui, ha fatto un bel percorso e ha un futuro davanti, gli auguro il meglio”.
Siamo in semifinale, al top di questo percorso. Ora non si può più parlare di una coppa che vale poco… Cosa si prova a tornare in Inghilterra? “Domani giochiamo la partita numero 13, se non sbaglio, in Conference League. Abbiamo iniziato contro il Trabzonspor, di cui ho parlato bene dicendo che avrebbe vinto il campionato turco e lo sta facendo. Arriviamo in un momento dove affrontare il Leicester che è una squadra di Europa League, devi essere una squadra forte per qualificarsi in Europa League tramite Premier League. Noi siamo una squadra da Conference League, abbiamo sofferto tanto e pagato con punti giocando il giovedì e la domenica, meritiamo di andare in finale. Abbiamo due possibilità diverse per giocare l’Europa League, o arriviamo quinti o sesti in campionato o vinciamo la Conference League. Possiamo anche non raggiungere tutto questo e questo ti mette pressione, dubbi sulle prossime partite. Il Leicester non si deve preoccupare in Premier League, per noi è diversa perché siamo in corsa con Fiorentina, Lazio e Atalanta. È un momento duro per noi ma siamo motivati”.
C’è una favorita netta in questo scontro? “Ho fatto tante semifinali di tante competizioni, però dico sempre in maniera pragmatica e stupida che le quattro squadre che rimangono hanno il 25% di possibilità di vincere la competizione. Sono vent’anni che dico la stessa cosa, domani abbiamo il 50% di passare il turno e il 25% di vincere la competizione. Non penso se siamo più forti noi o loro, c’è tanto lavoro da fare nel calcio ma anche molto potenziale economico. C’è un limite che solo i soldi ti danno, la differenza tra il quinto e il sesto posto della Serie A con il decimo posto della Premier League esiste in maniera obiettiva e chiara. Se noi, però, miglioriamo come questa tutto può cambiare. Abbiamo perso 2-0 e 3-1 con l’Inter, però c’è stata una differenza tremenda nell’approccio, al di là di come finiremo il campionato e la stagione, siamo una squadra con un percorso che piace, che a noi tecnici fa piacere”.
L’ultima Roma di coppa è stata una squadra offensiva, con Zaniolo accanto a Abraham… “Capisco la tua domanda, ma non rispondo. Rodgers sa come giocherà la Roma, noi non sappiamo come giocheranno loro. Abbiamo vinto con la Lazio senza Zaniolo, abbiamo battuto il Bodø/Glimt con Zaniolo. La cosa buona è che abbiamo tutti a disposizione, abbiamo una panchina con soluzioni. Il nostro obiettivo non è pensare di giocare la gara di ritorno avendo possibilità di rimontare, noi domani vogliamo vincere. Magari il Leicester ci porta con merito da una parte dove noi dobbiamo rimontare, ma il nostro obiettivo è vincere e non pensare a un risultato positivo solo per la seconda gara”.
Le squadre inglesi giocano con un altro ritmo? “È la bellezza delle competizioni europee, penso che il confronto culturale tra le squadre sia molto bello. Ci sono principi culturali che sono diversi, compresi gli arbitri. Quello che fa la differenza per me è la possibilità di avere giocatori che tu non puoi avere, in Italia ci sono poche squadre che possono prendere giocatori inglesi. L’Inter avrebbe potuto battere il Liverpool ed è una cosa importante, se pensiamo ai giocatori offensivi del Leicester ne trovi 7-8 forti come Daka, Perez, Iheanacho, Barnes, Albrighton, sono tanti e hanno qualità e non parliamo di City o Liverpool. Culturalmente possiamo fare cose dal punto di vista tattico che possono creare problemi a chi ha più potenziale, il calcio ti dà più possibilità di battere squadre con più potere economico e calcistico. È una gara aperta, poi prossima settimana ci saranno 300.000 persone allo stadio, non so come entreranno”.
Il 4 maggio è l’anniversario del suo arrivo a Roma, avrebbe firmato per trovarsi a questo punto un anno fa quando è stato annunciato? “Certo, io ho detto dal primo giorno che questa è la mia competizione, la Conference League. Magari Rodgers non sente lo stesso, pensa che la sua competizione sia l’Europa League, ma questa è la nostra competizione. Ad agosto eravamo a Trebisonda a giocare un playoff, oggi giochiamo la partita numero 13, la sento mia come competizione. Abbiamo pagato con punti in Serie A, la Fiorentina ha perso con l’Udinese 4-0 ma perché? Hanno perso perché hanno fatto quello che non hanno fatto mai, cioè hanno giocato 4 partite in due settimane. Hanno giocato con la Juventus in Coppa Italia, hanno recuperato oggi e giocato due gare in campionato. Per non pagare in punti, devi avere 30 giocatori di livello, noi come la Fiorentina paghiamo i punti per strada. Dobbiamo prendere questa semifinale per lottare fino alla fine”.
Cosa significa questa semifinale per la Roma? “È sempre importante fare una semifinale, in Champions League arrivano anche squadre che accumulano un certo coefficiente, spero che la Roma possa entrare in questa nuova Champions League. Se tu arrivi in semifinale, se non arrivi in finale significa poco”.
Cosa ne pensa di ten Hag al Manchester United? “Non parlo di altri club, solo del mio”.
ABRAHAM Non hai mai segnato al Leicester, domani è il giorno giusto per farlo?
“Sappiamo che sono una buona squadra. Domani sarebbe il momento perfetto per me per segnare il mio primo gol contro il Leicester e aiutare la squadra a vincere”.
Ti senti cresciuto come calciatore dal tuo arrivo in Italia? “Lavoro ogni giorno come il mio team per migliorare, la mia concentrazione è sulla gara di domani e vincere. Abbiamo ancora partite importanti da giocare per finire questa stagione. Conosco abbastanza bene alcuni dei loro giocatori, ma spero di essere quello che sorride al ritorno alla Roma”.
Ti senti di rassicurare i tifosi e dire che resterai alla Roma? “Sono felice qui perché gioco il mio calcio, sono concentrato sulla competizione e sulla gara di domani”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – R. Molinari
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