Tre partite diverse, da affrontare – come dice lo stesso Mourinho – utilizzando “la testa più che il cuore”. Si comincia col Bologna, ma per certi verti la più insidiosa. Da Trigoria si racconta che la Roma sia tornata esausta da Leicester, complice anche un controllo di sicurezza più lungo del solito. Ma la squadra di Mihajlovic non fa sconti a nessuno. Ovvio, però, che arriverà all’Olimpico per fare la partita. Quindi toccherà ai giallorossi sbloccare il match per poi giocare negli spazi, come predilige.
Discorso diverso, invece, quello contro il Leicester. Mourinho sa che la squadra di Rodgers difficilmente imposterà la partita come all’andata, assediando la Roma fin dall’inizio, il suo obiettivo sarà quello che i padroni di casa, spinti dal pubblico, lascino dietro la linea difensiva quegli spazi in cui i suoi attaccanti sono abili a muoversi.
Proprio la profondità sarà ciò che la Roma andrà a cercare il 9 maggio contro la Fiorentina. Dopo il doppio flop contro Salernitana e Udinese, la Viola dovrà fare una partita d’attacco per cercare l’assalto al quinto posto. In quel caso, potrebbe essere proprio la squadra di Mourinho a poter approfittare degli spazi a disposizione. L’asso nella manica? Il ritrovato utilizzo di Veretout, che può far sia da centrocampista di posizione che da incursore a seconda del bisogno.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
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