Ruggiero Rizzitelli è uno di quei calciatori che una volta arrivati nella Capitale ne sono stati letteralmente travolti, diventando prima idoli in campo e poi tifosi. Domenica sera, prima dell’inizio della gara contro il Bologna, Rizzigol è andato sotto la Curva Sud a salutare i tifosi, ricevendo un bagno d’amore che lo ha emozionato e lasciato senza parole.
“Vorrei che questa fosse l’ultima intervista ad un reduce di una finale di coppa europea. E’ bello essere ricordati per questi, ma sono passati 31 anni ed è arrivato il momento che altri calciatori della Roma si giochino un trofeo in Europa“.
Che effetto le ha fatto dopo tanti anni? “E’ una cosa che non si può raccontare, bisogna solo viverla. Ero preoccupato perché i tifosi di oggi sono di una generazione diversa rispetto a quelli che frequentavano la Curva quando giocavo, non era scontato che mi conoscessero. Mi sono commosso, evidentemente i genitori hanno raccontati ai figli. E’ così che si tramanda l’amore per la Roma”.
Una voglia di Roma che non si vedeva da tempo… “Ai miei tempi c’erano 60mila persone anche con l’ultima in classifica, ma da qualche tempo è un po’ diverso. I figli vanno portati per ricordare il passato, il merito è della società che ha fatto una politica dei prezzi per andare incontro alle famiglie, e di Mourinho”.
E’ come si aspettava lo Special One? “Una persona che difende così a spada tratta la Roma, i suoi colori e suoi tifosi è un idolo. Da avversario lo abbiamo odiato, ora averlo dentro Trigoria è bellissimo perché difende la squadra contro il sistema. Io ho provato a farlo in questi anni da opinionista, è straordinario che lo faccia lui. Ha portato entusiasmo a prescindere dai risultati, si è fatto amare ed è la persona giusta per difendere i valori romanisti”.
Qualcuno lo aveva definito bollito… “Chi lo ha chiamato in quel modo non fa l’allenatore nella vita, sta in televisione e critica da un pulpito. Alcuni commentatori prima di dire queste cose dovrebbero fare un esame di coscienza. Ci vuole rispetto per un allenatore che ha vinto venticinque titoli”.
Contro il Leicester che partita sarà? “Difficilissima, ma un pareggio in trasferta è un buon risultato, peccato che sia cambiata la regola dei gol in trasferta. Le possibilità sono al 50%, ma si gioca all’Olimpico e un po’ di vantaggio bisogna prenderlo dai tifosi”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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