“Il Premio Bearzot mi rende orgoglioso e lo condivido con il mio staff. Onestamente mi mette a disagio perché penso di aver fatto una cosa giusta, normale. Avendo due figli dell’età dei giocatori più giovani dello Shakhtar, era un dovere stargli vicino in quei momenti”. Con queste parole Roberto De Zerbi ringrazia dopo aver ricevuto oggi al Salone d’Onore del Coni il prestigioso Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’, giunto alla XI edizione e organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC.
“Il premio ha il patrocinio della Federcalcio, mentre qui nel Salone d’Onore avviene la consegna e tutto ciò ci rende orgogliosi di essere presenti, mai come quest’anno Roberto De Zerbi ha ottenuto l’unanimità dei consensi in giuria” ha aggiuto invece il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
De Zerbi ha inoltre devoluto il suo assegno da 5 mila euro a due onlus che si occupano degli anziani (Residenza Angelo Maj Fondazione Onlus e Fondazione Pio Ricovero Inabili al lavoro), “perché pensiamo ai bambini, ma spesso ci dimentichiamo dei più anziani”, ha spiegato il tecnico dello Shakhtar Donetsk
La cerimonia è stata trasmessa in diretta su Rai Sport HD e a consegnare il premio a De Zerbi è stato il Presidente dell’US ACLI, Damiano Lembo: “Uno dei risultati più belli è tornare in presenza, non riusciamo a nascondere l’emozione per tornare al nostro rituale nel Salone d’Onore del Coni. Sono stati due anni difficili, ma siamo ripartiti con forza aggiungendo un premio alla carriera su sollecitazione di Gabriele Gravina – ha detto Lembo – Grazie a tutti quelli che hanno permesso al premio di arrivare a questo livello di prestigio, alla Rai, alla Figc, al giornalismo sportivo che ci è sempre stato vicino, al Coni come compagno di viaggio, a Sport e Salute e alla dott.ssa Cinzia Bearzot. Il premio nasce per riprendere i valori umani e sociali, usando la vetrina dello sport, in questo caso del calcio, per trasmettere quelli che sono i nostri valori, quelli degli enti di promozione”
Sono stati il presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, e Diego Nepi, direttore generale di Sport e Salute, invece, a consegnare il 9° Premio Bearzot – la Sfida Sociale US ACLI al progetto del Comitato provinciale di Pesaro per la promozione dell’attività sportiva di ragazze non udenti, le quali hanno formato una nazionale di basket.
“E’ un progetto nato nel 2010, iniziato sui social con questa loro folle idea. Hanno cercato giocatrici di basket non udenti e hanno ricevuto le prime candidature che arrivavano da ragazze di qualsiasi disciplina sportiva. Non hanno rinunciato e poi hanno conquistato gli Europei del 2021 a Pescara”, sono state le parole di Mila Della Dora, assessore al Comune di Pesaro che ha ritirato il premio al posto delle ragazze di ritorno dal Brasile con una medaglia d’argento. “Con Sport e Salute siamo spinti dal rendere sempre di più lo sport inclusivo – ha invece aggiunto Diego Nepi – In questi giorni abbiamo avuto un osservatorio privilegiato con la finale di Coppa Italia e gli Internazionali, abbiamo visto la voglia di esserci. Lo sport ha preso in contropiede la pandemia. Ci tengo molto a ringraziare la squadra dell’Us Acli, spero possa continuare ad essere vicino allo sport”.
Consegnato poi anche un premio speciale alla carriera a 40 anni dal Mondiale dell’82 al capitano della nazionale italiana, Dino Zoff. “Ci tengo particolarmente perché porta il nome di un grande uomo (Enzo Bearzot, ndr)”, ha detto l’ex portiere della Nazionale.
E contestualmente è stato consegnato a Daniele Chiffi, della sezione di Padova, il Premio Speciale di miglior arbitro italiano emergente, assegnato in memoria dell’ex arbitro Stefano Farina, scomparso il 23 maggio 2017: “Il mio rapporto con Farina andava al di là dell’arbitro-allenatore, è stato un maestro – ha evidenziato Chiffi – Mi ha fatto crescere dal primo anno di Serie D, poi purtroppo è mancato. Quello che ci ha dato in questi anni è stato tanto, se calco questi palcoscenici è grazie a lui”. A premiarlo è stato il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange, il quale ha motivato così la scelta del fischietto padovano: “Prima di tutto per le doti tecniche, ma poi è un premio anche etico e Chiffi ha un low profile che non lascia spazio a fanatismo o esibizioni”.
Non poteva mancare infine un messaggio di Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, al quale Us Acli aveva dedicato il Premio Bearzot del 2020. “Sono commossa – ha concluso – Ricordo il giorno in cui mi è stato consegnato il premio Bearzot, per Paolo sarebbe stato un onore riceverlo. L’ho ritirato io, ma se da qualche parte ci sta vedendo sono certa che ne sarebbe orgoglioso perché Enzo Bearzot per lui è stato un padre”.
Giuria Premio Bearzot
Gabriele Gravina (presidente Figc e Giuria); Piercarlo Presutti (Capo Redattore Ansa Sport Nazionale e coordinatore premio); Giancarlo Abete (presidente Lnd); Roberto Coramusi (Responsabile relazioni esterne e istituzionali Figc); Goffredo De Marchis (Capo Ufficio Stampa Sport e Salute S.p.A.), Danilo di Tommaso (Responsabile Ufficio Coni Nazionale Comunicazione e rapporti con i Media); Damiano Lembo (Presidente Nazionale Us Acli); Emiliano Manfredonia (Presidente Nazionale Acli); Matteo Marani (Presidente Fondazione Museo del Calcio); Antonio Meola (Vicepresidente Vicario Nazionale Us Acli e segretario di Giuria)
Albo d’oro:
2022 – Roberto De Zerbi
2020 – Paolo Rossi
2019 – Roberto Mancini
2018 – Eusebio Di Francesco
2017 – Maurizio Sarri
2016 – Claudio Ranieri
2015 – Massimiliano Allegri
2014 – Carlo Ancelotti
2013 – Vincenzo Montella
2012 – Walter Mazzarri
2011 – Cesare Prandelli
La motivazione della Giuria:
“Tecnico che ha fatto del gioco propositivo e brillante la caratteristica principale delle sue squadre, Roberto De Zerbi ha coronato una costante crescita professionale arrivando su una panchina importante come quella dello Shakhtar Donetsk, portato alla qualificazione in Champions League oltre che al successo nella Supercoppa ucraina. L’inevitabile interruzione del campionato per l’invasione russa è avvenuta con lo Shakhtar in testa alla classifica, lanciato verso la vittoria del campionato ucraino. Mentre tutto esplodeva intorno, materialmente e metaforicamente, l’allenatore De Zerbi è stato l’ultimo ad abbandonare la nave, assicurandosi prima che tutti i giocatori fossero in salvo. Gesto che ha ribadito la sua dedizione al gruppo, e che sarebbe certamente piaciuto tanto anche a Enzo Bearzot, uomo e tecnico capace di fare di certi valori una filosofia di vita”.
FONTE: Unione Sportiva ACLI
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