La più bella, ma anche la più difficile da preparare. Josè Mourinho, alla vigilia della settimana più calda della recente storia romanista, ha affrontato il tema finale a Tirana lanciando anche un piccolo allarme per Smalling che sarà in dubbio così come Mkhitaryan. Entrambi di certo non partiranno per Torino. «Questa finale per me sarà la più importante. Perché devo ancora giocarla e magari vincerla. Prima, però, c’è il Torino che è un’ altra finale. E io sento troppa euforia, tutti pensano solo a Tirana e questo non mi è mai capitato in altre piazze come Inter o Porto. Trovo difficoltà a trasmettere la giusta mentalità».
Allena anche l’ambiente Mou prima di passare all’attacco: «Giocare in Europa e poi in campionato, quasi sempre contro squadre che si preparavano in una settimana, significa pagare in punti. Guardando la classifica rivedo subito le partite di giovedì e gli errori arbitrali. Dovevamo essere già quinti e con tanti punti di vantaggio, invece tra errori degli arbitri, del Var, nostri e miei ora non è così. A me pesa anche star qui con voi a questo Uefa media day, abbiamo fatto un allenamento fake per voi e perso tempo. Lo stadio di Tirana? Piccolo, ma per questo entusiasmo sarebbe stato piccolo anche il Bernabeu, spero che gli albanesi tifino per noi perché abbiamo Kumbulla». Infine la promessa: «Io come Ferguson? Lui è rimasto 20 anni allo United. Io ho firmato per tre anni e resto qui fino alla fine, poi dipenderà dal progetto».
Intanto la Roma ha deciso di aprire lo stadio Olimpico per trasmettere sui maxi-schermi la finale con il Feyenoord. Prezzo di ingresso a 5 euro, fino al 20 prelazione per gli abbonati. In caso di successo la squadra raggiungerà lo stadio in tarda notte.
FONTE: Leggo – F. Balzani
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