Al termine della quarta giornata della Conferenza dei servizi per lo Stadio della Roma, Civita, l’Assessore del Comune di Roma per le politiche del territorio, si espresso in questi termini alle domande dei cronisti presenti:
Come è andata? “Riunione con un nulla di fatto, non sono stare prese decisioni vincolanti per lo stadio. La conferenza dei servizi è aggiornata al 31 gennaio. Entro quella data le amministrazioni devono esprimere il parere sul progetto definitivo, oggetto dei lavori della conferenza dei servizi. Tra l’altro alcune istituzioni hanno preannunciato il loro orientamento che verrà formalizzato nei prossimi giorni. Il rappresentante dello stato italiano ha espresso un parere positivo con prescrizioni e l’ha fatto anche verbalizzare, poi verrà formalizzato con una nota specifica nei prossimi giorni. Tutte le altre istituzioni dovranno esprimersi entro il 31 gennaio. Manca la certezza sulla procedura urbanistica che è in capo al comune di Roma Capitale. L’abbiamo ricordato spesso, il tempo sta per scadere quindi entro il 31 gennaio il comune di Roma dovrà formalmente produrre degli atti per dare certezza della procedura urbanistica che intende seguire sulla vicenda del progetto dello stadio“.
Si aspetta che entro il 31 venga votata la variante? “Non lo so, chiaro che se non ci saranno atti questo pregiudicherà il lavoro futuro della conferenza. Le valutazioni sono inutili adesso, perché i rappresentanti hanno confermato la loro disponibilità a produrre questi atti. Noi non possiamo che tenere in considerazione il parere che gli uffici hanno espresso nella conferenza”.
Il fatto delle cubatura è una strada percorribile o no? “Noi non ragioniamo sulle ipotesi, la conferenza si basa su atti di governo che sono di competenza dei consigli comunali, non sugli articoli dei giornali. Mi scuso, voi siete giornalisti ma dobbiamo basarci su atti ufficiali, per ora non ce ne sono. Quando ci saranno li valuteremo”.
C’è la possibilità di uno stop della conferenza dei servizi se dovessero arrivare questi atti? “Se non arrivano, se non succede nulla da qua al 31 gennaio è chiaro che la conferenza non può andare avanti”.