Ventisette. E non è finita qui. Già questo dato, però, non è mali. Anzi, l’esatto contrario. Specie per uno che sta in Italia soltanto da pochi mesi. Uno che non aveva mai abbandonato la sua comfort zone inglese. E per uno così, segnare ventisette (per ora…) gol tra campionato e coppe vuol dire beccarsi le lodi e gli applausi di tutti. Avversari compresi, forse.
Non è ancora finita, si diceva, perché manca l’appuntamento più elettrizzante della stagione, cioè la finale di Conference League a Tirana contro gli olandesi del Feyenoord. E migliorare, mercoledì prossimo, il proprio bottino è l’obiettivo, anzi il chiodo fisso che a Tammy Abraham ha piantato dentro la testa. Per una soddisfazione personale, certo, ma anche (o soprattutto?) per regalare un sorriso infinito a una tifoseria che non aspetta altro. Da una vita.
FONTE: La Repubblica – M. Ferretti
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