I tifosi della Roma sono autorizzati a fare tutti gli scongiuri del caso, ma finora ogni volta che José Mourinho ha disputato una finale europea (Supercoppe escluse), ha portato a casa il trofeo. Gli è capitato 4 volte: il primo è la Coppa Uefa conquistata nel 2003 con il Porto contro il Celtic, superato 3-2. L’anno successivo un vero e proprio miracolo sportivo: la conquista della Champions League, sempre col Porto, contro il Monaco, battuto per 3-0.
Sei anni dopo Mou ha fatto il bis in Champions League con Inter, superando 2-0 il Bayern Monaco grazie ad una doppietta di Milito: è il 2010, l’anno del triplete e dell’ultimo trofeo internazionale conquistato da una squadra italiana. Sette anni dopo, nel 2017, arriva un’altra finale: è quella di Europa League sulla panchina del Manchester United: contro l’Ajax (2-0) sono i Red Devils a sollevare il trofeo: sono passati 5 anni, quindi dall’ultimo trofeo internazionale dello Special One, e 19 dal primo.
In mezzo, si è giocato per tre volte (2003, 2013 e 2017) la Supercoppa europea alla guida di Porto, Chelsea e United, perdendo sempre rispettivamente contro il Milan (0-1 gol di Shevchenko), Bayern Monaco (4-5 ai calci di rigore dopo aver concluso i supplementari sul 2-2, decisivo l’errore di Lukaku) e Real Madrid (1-2).
Quanto ci tenga ad essere il primo allenatore a vincere la Conference League, Mourinho lo ha detto più volte; per il momento è il primo tecnico della storia ad aver raggiunto la finale di tutte e tre le attuali competizioni europee. Anche se lui rivendica la Coppa delle Coppe del 1996-97. “Se riuscirò a vincere quattro competizioni – le sue parole – con quattro squadre diverse, non dimenticherò mai la prima, la Coppa Coppe come assistente tecnico al Barcellona di Bobby Robson: orgoglioso, ogni volta che mi sedevo al suo fianco“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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