La sensazione è che la Roma – destinata senz’altro a rafforzarsi, ma senza perdere di vista le sofferenze del bilancio – non voglia incagliarsi nelle secche della nostalgia paralizzante, ma sfruttare le occasioni possibili per crescere, anche a costo di perdere alcuni degli splendidi protagonisti del trionfo in Conference League.
Per intenderci, se la proposta dell’Inter a Mkhitaryan fosse imbattibile o se Zaniolo decidesse di non firmare il rinnovo e preferisse accordarsi con Milan o Juventus, il club giallorosso non ha intenzione di fare aste potenzialmente perniciose, ma cercherà giocatori di valore analogo a costi sostenibili.
E allora comincia il super lavoro per il general manager Tiago Pinto, stretto fra acquisti, cessioni e rinnovi. Sul fronte degli obiettivi, si sta imbastendo il discorso per avere Senesi dal Feyenoord. Il difensore argentino è piaciuto anche nella finale di Conference e per fargli posto nella rosa la Roma sarebbe pronta a rinunciare anche a uno degli attuali centrali. Se Smalling è inamovibile e Mancini ha già virtualmente rinnovato, chi consentirebbe la plusvalenza maggiore sarebbe senza dubbio Ibanez, ma anche Kumbulla sarà da valutare.
Nel ruolo di regista, il sogno si chiamerebbe sempre Douglas Luiz dell’Aston Villa, per il quale la società potrebbe investire anche una trentina di milioni, nonostante il contratto in scadenza nel prossimo anno. Per il reparto avanzato, occhio a una “new entry”. Si tratta di Facundo Farias, 19 anni, un’ala-trequartista che gioca nel Colon ed è già nel giro della nazionale Under 20. Di lui si dice un gran bene, tant’è vero che richiesta al momento si aggira intorno ai 10 milioni.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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