Leonardo Spinazzola, ovvero l’asso di coppa. Dopo aver vinto l’Europeo, infatti, il terzino sinistro della Roma ha fatto in tempo a tornare per giocare e vincere la Conference League. Adesso, in ritiro con la Nazionale, trova il tempo per ripercorrere il suo calvario, iniziato nel luglio scorso con la rottura del tendine d’Achille.
“Grazie al mio carattere non ho mai perso il sorriso – dice ai microfoni della Rai – ma dopo l’infortunio ho vissuto un periodo molto difficile. Alcuni giorni li passavo fissando il vuoto. Non ho avuto paura di non riprendere a giocare, ma di non tornare come prima. Adesso sto bene e sono al settimo cielo, mi hanno aiutato tanto mia moglie, i miei figli e gli amici”.
Ad aiutarlo, anche il rapporto con gli allenatori. “Il c.t. Mancini mi ha trasmesso serenità e lo stesso ha fatto Mourinho, mi ha sempre spinto a non mollare“. Peccato veder sfumare il sogno Mondiale. “Non meritavamo di restare fuori ma il calcio è anche questo. Spero che i giovani ci diano una mano”. All’orizzonte adesso c’è l’Argentina: “Sarebbe una cosa bellissima, sono certo che non mi farei travolgere dall’emozione. Un messaggio ai tifosi? Stateci accanto e vi faremo innamorare di nuovo“.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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