Ibanez è il mourinhano per eccellenza, il fedelissimo che non tira mai indietro la gamba, il difensore sul quale lo Special One ha costruito un castello a protezione del solidissimo Rui Patricio. Uno dei simboli della stagione giallorossa che si è conclusa con la Conference League alzata al cielo di Tirana è proprio il brasiliano, protagonista di 51 presenze per un totale di 4-256′ trascorsi sul terreno di gioco. Nessun altro calciatore di movimento è stato impiegato così tanto, al pari di Abraham (stesso minutaggio).
Ma il paradosso vuole che Ibanez possa diventare un uomo mercato durante la caldissima estate di trattative. La Roma l’ha acquistato dall‘Atalanta a gennaio 2020 per 8 milioni più bonus, e in caso di futuro trasferimento prima del 30 giugno 2024, dovrà garantire ai bergamaschi il pagamento del 10% del prezzo di cessione.
Il tecnico portoghese non se ne priverebbe a cuor leggero, ma Smalling rappresenta il leader assoluto del reparto, Kumbulla il giovane sul quale costruire il futuro e Mancini ha appena rinnovato fino al 206. Non è da escludere a priori che restino tutti e 4 nella Capitale, ma nel caso in cui diventasse necessario cederne uno, l’insostituibile Ibanez potrebbe rappresentare la plusvalenza più succosa così da re-investire il tesoretto in altri ruoli.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota
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