Uno esce e l’altro rientra, quasi come in una staffetta. Stavolta giocoforza, però, visto che Rüdiger a Udine sarà out per squalifica e Manolas ritroverà il posto da titolare — dopo i pochi minuti di Genova — che la lesione miofasciale di primo grado al bicipite femorale della coscia destra gli aveva tolto. A conti fatti, ovviamente Spalletti avrebbe preferito averli tutti e due, ma può comunque consolarsi con il fatto che l’assenza del primo sarà compensata dal recupero del secondo. I due difensori legati da un filo sottile fin dalla scorsa estate, quando radiomercato li dava spesso al centro delle trattative. All’epoca Manolas sembrava indispensabile (e con l’incasso da dividere con l’Olympiacos), mentre Rüdiger era stato di fatto ceduto al Chelsea. Oggi la situazione si è capovolta e se c’è un difensore su cui la Roma vuole puntare per il suo futuro quello è sicuramente più il tedesco del greco.
LA CAPRIOLA – Dal momento del suo recupero dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, quella di Udine sarà la prima partita che Spalletti si troverà a giocare senza Rüdiger, che è rientrato a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, ma a giochi fatti, sul finale di gara e con il 3-1 già acquisito dai giallorossi. Poi ci sono state 9 partite di campionato in cui è stato sempre titolare ed in cui la Roma ha subito 6 gol, con una media di 0,66 a partita. Considerando che nelle altre dieci ne aveva invece incassati ben 12 (con una media di 1,2 a partita), i conti sono presto fatti. Con il tedesco in campo Spalletti incassa circa la metà dei gol. Un caso? Di certo c’è che non è stato il solo Rüdiger a regalare maggiore compattezza e affidabilità all’intero reparto giallorosso, ma anche che con il suo rientro la difesa ha trovato maggiore equilibrio, fisicità ed atletismo. Rüdiger, poi, è l’uomo perfetto per permettere al tecnico toscano di fare la famosa difesa «a tre e mezzo», potendo oscillare senza differenza di rendimento tra la posizione di centrale e quella di terzino destro. E pensando al fatto che il difensore tedesco la scorsa estate era di fatto già stato ceduto al Chelsea per circa 28 milioni di euro, fa specie vederlo ora talmente indispensabile da aver cambiato molte carte in tavola negli equilibri difensivi di Trigoria. Quasi come succede in una bella capriola.
COSA CAMBIA – Nel frattempo è successo altro. Come il contratto di Manolas non rinnovato, nonostante l’ex d.s. Sabatini prima di lasciare avesse ammesso in un paio di occasioni che «quella di Kostas è la situazione più urgente da sistemare». Non è successo, anche perché nel frattempo la Roma ha perso il playoff di Champions con il Porto, vedendo sfiorire le risorse necessarie per i rinnovi. Con Manolas che va in scadenza nel 2019, a Trigoria preferiscono non entrare nella prossima stagione senza avergli rinnovato il contratto. Visto che non l’ha fatto (e, se lo facesse, sembra non voglia inserire un clausola di rescissione non valida per l’Italia. dove è seguito dall’Inter), di fatto, l’indiziato numero uno a partire la prossima estate è lui, soprattutto se dovesse arrivare la famosa offerta da 40 (e più) milioni, considerando pure che la Roma lo ha pagato 13 milioni (più 2 di bonus) nell’estate 2014.
FEGHOULI & CO. – Di fatto, a Udine toccherà proprio a Manolas giocare con Fazio, che lo ha battuto nei minuti d’impiego. «Dobbiamo iniziare bene il ritorno anche se non sarà facile far meglio dell’andata — dice il greco — Quarantuno punti sono tanti, ma dobbiamo provarci, iniziando a fare meglio contro le piccole. La mia miglior prestazione? Nel derby, quando ho marcato Immobile. La Lazio non è mai riuscita a rendersi pericolosa. Quella di squadra invece a Napoli. Peccato solo che Higuain con la Juve ci abbia fatto quella rete eccezionale, stavolta non siamo riusciti a contenerlo come lo scorso anno». Appuntamento al ritorno, allora. Intanto c’è Zapata da fermare. E senza Rüdiger. Proprio mentre Massara resta in attesa di Feghouli (nelle prossime 48 ore la risposta del West Ham, in un senso o nell’altro) e pensa anche a Nkoudou (21), ala francese del Tottenham.