Il pranzo programmato tra il general manager Tiago Pinto e l’agente di Davide Frattesi è andato in scena ieri a Milano, in un noto ristorante in zona Monte Napoleone. Non così lontano da occhi indiscreti, ma abbastanza riservato per avere l’ok del calciatore. La Roma ha ribadito all’entourage del centrocampista la volontà di portare a termine l’operazione a tutti i costi, trovando l’accordo sull’ingaggio: cinque anni di contratto a circa 1,8 milioni di euro a salire, fino ad un massimale di 2,5.
Un incontro vis-à-vis che è servito soprattutto a gettare le basi per una strategia comune che convinca il Sassuolo a scendere dalla richiesta di 30 milioni di euro. Visto che Frattesi la sua scelta l’ha fatta, e non da ieri. Le parti si riaggiorneranno, con la Roma che avrà presto un contatto diretto con il club neroverde per trovare la quadra economica dell’operazione.
Ma questo matrimonio, in un modo o nell’altro, s’ha da fare. E ne sono tutti consapevoli. Ma non c’è solo la vicenda Frattesi sul tavolo di Tiago Pinto. La giornata di ieri è stata significativa anche sul fronte Guedes, esterno offensivo del Valencia, intento nel vendere i migliori pezzi per non incappare nelle severe sanzioni del fair play finanziario spagnolo.
Carlos Soler e José Gaya sono gli altri due giocatori in uscita, con il club spagnolo che ha fretta di monetizzare le loro partenze entro il 30 giugno, con l’obiettivo di far registrare plusvalenze per 60 milioni di euro. Tiago Pinto vorrebbe così sfruttare l’oggettiva situazione di difficoltà del Valencia per strappare Guedes ad una cifra intorno ai 20 milioni, con l’inserimento di due contropartite come Carles Perez (piace molto a Gattuso) e Gonzalo Villar.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo / M. Juric