Nicolò Zaniolo da circa un mese si trova a La Spezia per stare con la famiglia, i parenti e gli amici stretti. Ma anche per allenarsi, per farsi trovare pronto per la nuova stagione e riprendere da dove aveva lasciato lo scorso 25 maggio. L’attaccante è tornato ad allenarsi al centro specialistico Kinemove Center di Pontremoli, a circa trenta minuti da casa, seguito dal Professor Gian Nicola Bisciotti, il preparatore atletico (ex Inter del Triplete e Psg) che un anno fa lo ha riconsegnato alla Roma.
Come sta Zaniolo? “Si sta allenando molto bene, è in progressione. Voglio partire subito da una mia considerazione sul ragazzo: sono sicuro che avrà una grande carriera. Ho allenato grandissimi campioni ed è raro trovare un ragazzo così giovane con un’applicazione del lavoro così importante. È un ragazzo che ha talento, ha voglia di lavorare e sono sicuro che avrà una grande carriera. Serve un mix tra talento e applicazione al lavoro per essere grande e non è facile trovarlo. In lui c’è2.
Quanto si allena al giorno? “Noi svolgiamo una mono sessione di allenamento sebbene nel calcio si parta alla rovescia, con le doppie sedute nella preparazione pre stagionale. Un contraddizione che esiste solo in questo sport. Nicolò svolge tre ore di allenamento al giorno, dalle 18 alle 21: stiamo portando avanti un lavoro di resistenza organica alternato al condizionamento muscolare, un programma atletico strutturato e personalizzato, con i suoi parametri di riferimento, che ci permettono di adeguare l’allenamento fisico”.
Come ha trovato Zaniolo in un anno dopo il suo recupero? “L’anno scorso veniva da due incidenti importanti. La rottura del crociato nel calcio è frequente ma non banale, la condizione atletica dello scorso anno non è lontanamente paragonabile a quella di quest’anno. Fermo restando che già l’estate scorsa aveva sopperito fisicamente a questi incidenti con grande volontà e applicazione. Mentalmente ha superato benissimo gli stop, adesso quando si allena non pensa più ai problemi che ha avuto. È carico ma al tempo stesso molto rilassato, l’anno scorso invece lavorava con una situazione di incertezza”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi