Tra le tante frasi iconiche regalate da José Mourinho al calcio quella dei “tituli” – rigorosamente “zeru” per gli avversari – è una di quelle che ha avuto più successo. Un obiettivo. Un’ossessione. Alla Roma ne ha già portato uno: la Conference League vinta nella finale di Tirana contro il Feyenoord. Erano 14 anni che la squadra giallorossa non alzava un trofeo.
Per continuare su quella strada e migliorare ancora, lo Special One ha un’idea fissa: portare a casa calciatori che nella loro carriera hanno già vinto. Giocatori che sanno come si fa. La Roma ha aggiunto alla sua rosa Dybala, Matic, Svilar e Celik, con la modica cifra di 7 milioni, spesi tutti per il terzino turco visto che gli altri tre sono arrivati a parametro zero.
Il peso specifico dei nuovi arrivati è di 23 titoli. Dybala: 5 scudetti, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane; Matic: 3 Prmier League, una FA Cup, una Coppa di Lega inglese e una Coppa di Lega portoghese; Svilar: un campionato portoghese, una Supercoppa portoghese e una Supercoppa belga; Celik: un campionato e una Supercoppa di Francia (vittorie ottenute con il Lille e non con il Paris Saint Germain).
Se dovesse arrivare Wijnaldum (un campionato olandese, 2 Coppe d’olanda, una Supercoppa olandese, un campionato francese, una Premier League, una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per club) i titoli salirebbero addirittura a 32.
Ma questo è lavoro per Tiago Pinto. Lavoro per Mou, invece, è affrontare stasera la quarta e ultima amichevole del ritiro portoghese. Avversario il Nizza, ad Albufeira, fischio di inizio alle 20 e diretta tv su Dazn. sarà l’occasione per vedere per la prima volta Paulo Dybala con la maglia giallorossa in una partita ufficiale. L’ipotesi più probabile è che parta dalla panchina e giochi uno spezzone nella ripresa.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri
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