Durava dai tempi di Cafu il problema del terzino destro della Roma: Rick Karsdorp, dopo due annate in cui è stato più in infermeria che in campo, e il ritorno in prestito al Feyenoord, da due anni ha trovato continuità, di impiego e di rendimento. Ma una squadra che vuole competere ad alti livelli non può permettersi un uomo solo a coprire un ruolo, ma i tentativi di trovare l’alternativa – dal rilancio di nomi noti come Santon, Zappacosta e Maitland-Niles, fino al giovane emergente Reynolds – sono naufragati.
Ora la Roma ha puntato più in alto, facendo un investimento non da poco per portare a casa il 25enne turco Mehmet Zeki Celik, definito da Tiago Pinto «giocatore giovane ma di esperienza, sia nazionale che internazionale, avendo vinto dei trofei con il Lille». E già nelle prime amichevoli il nuovo numero 19 della Roma (in campo 27’ col Sunderland, il secondo tempo contro la Portimonense, il primo con lo Sporting Lisbona) ha messo un paio di palloni interessanti in area, lui che viene descritto più come un difensore di destra che come un laterale di spinta.
Non ci saranno gerarchie stabilite in quel ruolo, ma due titolari, per una società che vuole competere per tre competizioni.
Zeki, si descriva ai tifosi della Roma. Almeno a quelli che non hanno seguito il campionato francese… “Sono uno che vuole sempre dare il massimo, e che farà tutto quello che gli chiederà l’allenatore. Voglio essere pronto, per quando sarà il momento di giocare”.
Qual è la cosa che le riesce meglio in campo? “Mi riesce bene di prevedere le azioni dei giocatori, ma anche trovare la posizione per fare gol”.
Che differenza c’è nel giocare tra una difesa a 4 e una a 5? “Per me non c’è alcuna differenza: ci sono delle particolarità diverse, legate alle posizioni da prendere, ma a me piacciono tutti e due i ruoli, quindi cambia davvero poco”.
Hai sempre giocato da terzino destro, anche da bambino? “Tendenzialmente sempre a destra, ma mi è capitato anche di giocare a sinistra. Ma sempre in difesa, comunque…”.
Che rapporto si sta creando con Karsdorp, con cui si giocherà il posto? “È un giocatore che ho seguito molto l’anno scorso, un giocatore che gioca bene, per cui porto moltissimo rispetto. Stiamo cominciando a parlare”.
C’è qualcosa che l’ha sorpresa, in questi primi giorni qui? “No. Forse perché già sapevo che stavo arrivando in un grande club. Anche se un conto è sapere di venire a giocare con dei grandi giocatori, un conto è trovarseli davanti. Dei grandi giocatori e un grande allenatore, ovviamente”.
Sapeva che la Roma aveva provato a prenderla già 2 anni fa? “Sì. Ma poi i due club non hanno trovato l’accordo. Abbiamo rimediato quest’anno”.
Quali sono state le prime cose che Mourinho le ha chiesto? “Nulla di particolare, mi ha spiegato i moduli e le tattiche”.
Il tecnico è come se lo aspettava, rispetto all’immagine che trasmette dalla televisione? “Visto da fuori dà l’impressione di essere un personaggio, e in fondo lo è. Ma visto da dentro è uno che tratta molto bene i giocatori, che sa come farsi amare”.
Cosa sapevate, da dentro, dell’affare Dybala? “Sapevamo le sue grandi qualità, siamo contenti che uno come lui abbia scelto la Roma, e sappiamo che potrà dare tanto alla squadra”.
PER CONTINUARE A LEGGERE L’INTERVISTA CLICCARE QUI
FONTE: iIl Romanista – F. Oddi