Paulo Dybala è giallorosso da 7 giorni e da quando è arrivato in Portogallo Mourinho se lo coccola quasi come un figlio. Gli sta addosso, gli parla, gli dà suggerimenti continui, spesso e volentieri lo chiama “Paulino”, con quel fare affettuoso che Mou sa avere con i giocatori che hanno bisogno di affetto e carezze.
Esattamente come quella che gli ha regalato al primo allenamento, subito ripresa dalle telecamere di casa, con quel gesto tipico di un padre con un figlio. Mourinho sa che Dybala è il giocatore che può fargli fare il salto di qualità. Esattamente come sa che, per farlo rendere al massimo, Paulo ha bisogno di sentirsi al centro del progetto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese