Se non ci saranno ulteriori rallentamenti, uno dei nomi stampati sugli striscioni all’Olimpico per la presentazione di domenica della nuova Roma sarà quello di Georginio Wijnaldum. L’acquisto che alza il livello dei sogni, lo stadio verso il sold out, Dybala & Co. pronti alle prove generali con lo Shakhtar Donetsk, la fiducia rinnovata di Mourinho e le canzoni del romanista Blanco all’intervallo: sarà una serata da ricordare.
E una stagione da vivere in grande. Era praticamente fatta da giorni, martedì notte Wijnaldum è finito una volta per tutte nelle mani della Roma, che da stasera in poi lo aspettano nella Capitale per le visite mediche e la firma. Magari accadrà domani o tra due giorni, ma succederà.
Cosa manca? Un ultimo ok formale da Parigi per l’accordo sulla divisione dello stipendio del centrocampista, che dai giallorossi percepirà circa la metà dei 9 milioni netti che guadagnava a Parigi compresi i ricchi bonus. A quel punto, “Gini”, come lo chiamano già tutti nella Capitale, verrà autorizzato a viaggiare verso Roma.
Il Psg ha già preso il sostituto, strappando Renato Sanches al Milan, e ha fatto cadere le sue ultime resistenze che non sono mancate. Un’altra grande operazione dopo quella di Dybala chiusa con tempismo perfetto, un colpo più per l’immediato che per il futuro: Wijnaldum arriva in prestito con diritto di riscatto.
Per aiutare Mourinho a vincere ancora quest’anno. E poi si vedrà. Sta nascendo una Roma con due opzioni di qualità in quasi tutti i ruoli, con la probabile conferma di Zaniolo dopo un’estate vissuta in bilico.
Non finisce qui, perché Pinto vorrebbe chiudere questo mercato scoppiettante e modificato in corsa negli obiettivi con Belotti e, magari, un difensore centrale da aggiungere al pacchetto. Il Gallo non vede l’ora, come Wijnaldum, di raggiungere Trigoria, ma prima – in teoria – si deve materializzare almeno una cessione fra Shomurodov e Carles Perez.
FONTE: Il Tempo – A. Austini