L’ acquisto di Georginio Wijnaldum mette a disposizione di José Mourinho un altro tassello per effettuare quell’ulteriore salto di qualità che il portoghese (e non solo lui) si aspetta dalla Roma quest’anno. Reduce da una brutta annata al Psg (31 presenze ma solo 18 da titolare) l’olandese avrà nella Capitale un’ottima occasione per rinverdire i fasti che ne avevano fatto apprezzare il talento con l’Olanda e con il Liverpool.
Dal punto di vista tattico quello che arriva a Roma è un giocatore che dovrebbe andare a formare con Matic la coppia di centrocampisti centrali dela formazione giallorossa. Detto questo, l’interno olandese per caratteristiche non è un incontrista quanto più un distributore di palloni (90,2% di precisione nei passaggi la scorsa annata), come ampiamente dimostrato al Liverpool dove ha prodotto un totale di 16 assist nelle 237 partite totali giocate con i Reds.
Una volta ritrovata l’efficienza fisica, Wijnaldum potrà aiutare la Roma anche con le sue corse con e senza palla, come ci aveva abituato con il Liverpool e con la Nazionale. Le alternative possibili sono quelle di schierare l’olandese da mezzala di palleggio e inserimento in un 3-5-2 (con funzioni simili a quelle svolte nel 4-3-3 di Jürgen Klopp) o magari da secondo trequartista nel 3- 4-3, ovviamente con compiti diversi da quelli di Dybala
FONTE: Il Corriere della Sera – M. Tossani