Non la immaginava certo così la prima ufficiale in casa dopo la vittoria della Conference League: lo stadio pieno c’era, i tre punti ci sono stati, ma tutto il resto no. Perché José Mourinho già aveva dovuto fare i conti con la mazzata dell’infortunio di Wijnaldum, poi ha visto Zaniolo uscire dal campo in barella con la spalla lussata. Il tutto mentre l’attaccante che chiede da tempo – cioè Belotti – ancora non arriva. Ma il portoghese alza la testa e si gode una squadra che nelle difficoltà è sempre più compatta.
Oggi riposo, da domani si inizierà a pensare alla Juve senza Gini, senza Zaniolo, ma con sei punti in classifica. E per uno pragmatico come lui è quello che conta: “Per noi domenica non è stata facile e anche prima della partita c’era un po’ di tristezza, poi si è fatto male Nicolò. Inoltre – ammette Mou – la Cremonese ha giocato bene. Ma piangere non aiuta“.
Presto dovrebbero arrivare un centrocampista e un attaccante, anche perché entro oggi Kluivert andrà al Fulham: “Mi servono tutti e due. Il problema di prenderne solo uno è che non crea l’equilibrio che vogliamo. Per essere equilibrati abbiamo bisogno di un attaccante e di un centrocampista. E dietro abbiamo solo quattro centrali, possiamo utilizzare se necessario un centrocampista, Cristante o Matic. Con la società c’è empatia“.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli