La buona notizia di giornata, in casa Roma, è che Rick Karsdorp sta meglio, sta smaltendo il fastidio al ginocchio che ha interessato tutta la gamba e ieri si è allenato in gruppo con quei giocatori che non hanno partecipato alla trasferta di Empoli.
Se sarà convocato per la partita con l’Helsinki, dopo aver saltato le ultime due, Mou lo deciderà probabilmente solo oggi, ma intanto l’olandese sta alzando i ritmi per provare a esserci. Niente da fare invece per Zalewski, che anche ieri si è allenato a parte: il polacco proverà a recuperare per l’Atalanta, in coppa spazio ancora a Spinazzola.
Quando vieni da un’inattività così lunga, anche quando fisicamente ti rimetti al 100%, poi hai bisogno di tempo per rientrare in condizione. Vai a strappi, momenti, sensazioni. Mourinho è il primo a sapere che il vero Spinazzola ha ancora bisogno di un po’ di tempo. Un anno e mezzo complicato, prima per gli infortuni muscolari e poi per la lacerazione del tendine d’Achille che, inevitabilmente, lo hanno condizionato.
Non ha di questi problemi Celik che, giorno dopo giorno, si sta adattando al calcio italiano e alla nuova realtà. Se, in fase offensiva, il turco mette in mostra ottime cose, dietro deve ancora lavorare. Ma la base c’è e la personalità pure, che poi è la cosa che a Mourinho piace di più.
Contro l’Empoli ha sbagliato parecchio perché è stato il romanista che ha perso più palle (24) e ha sbagliato più passaggi (17) ma questo dimostra, al netto degli errori, che è stato spesso nel vivo del gioco e i compagni si fidano di lui. Deve imparare a difendere meglio e ad essere più preciso, ma la sensazione è che, da qui a fine stagione, tra lui e Karsdorp ci sarà sempre un ballottaggio.
Anche perché contro il Ludogorets, ad esempio, era stato il romanista con più dribbling positivi e anche questo, per Mou, ha la sua importanza. Domani, salvo sorprese, toccherà di nuovo a lui e Spinazzola giocare dal primo minuto per la terza volta di fila.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli