«Sono un uomo energico, avete visto con quanta energia ho tirato il rigore?». Edin Dzeko, presente ieri all’aeroporto di Fiumicino all’evento organizzato dallo sponsor Nissan sulla mobilità elettrica, ha scelto l’ironia per rispondere alle critiche che gli sono piovute addosso dopo Udine, con il rigore calciato in curva e diventato virale su internet. Tra i più duri Luciano Spalletti, che lo aveva definito un calciatore «a volte troppo molle». Il tecnico, che lo scorso anno lo aveva accantonato, preferendo utilizzare un attacco senza centravanti, in questa stagione lo ha rilanciato e Dzeko ha risposto sul campo.
Diciotto gol (13 in campionato e 5 in Europa League) e sei assist, ma anche l’assenza di un’alternativa, hanno reso il bosniaco insostituibile: è il secondo più utilizzato da Spalletti, con 2.100 minuti giocati, appena 20 in meno rispetto a Nainggolan. Forse, anche per lui, sarebbe il momento di tirare un po’ il fiato, magari già dal match di Coppa Italia di domani sera con la Sampdoria.