Stendhal lo aveva scritto 200 anni fa: “Ci si annoia a Roma il secondo mese di soggiorno, ma mai il sesto, e, se si resta sino al 12° si è afferrati dall’idea di stabilirvisi“. Lo sta capendo Mourinho che con il passare delle settimane si sta convincendo che tre anni nella capitale sono pochi, anche per uno come lui.
Non c’è ancora una trattativa per il rinnovo, ma potrebbe nascere durante la sosta per il Mondiale. Lo ha confidato Mou in Portogallo, in questi giorni prima delle 8 battaglie che attendono la Roma. Lo Special One nella capitale si trova benissimo, è permeato in un ambiente che sposa in pieno il suo carattere.
C’è feeling con Pinto, con la squadra, con Friedkin e con i tifosi. I suoi metodi martellanti hanno cambiato la mentalità. Ma anche la città di Roma ha cambiato le sue convinzioni. La famiglia spinge per restare, e questo è un aspetto non da poco.
Lo stesso Mou, in un’intervista a Esquire ha lanciato un segnale: “Dico sempre che i centri di allenamento sono uguali in tutto il mondo. Quindi cambia poco che tu viva in una città incredibile come Roma o in un posto freddo e buio. Quello che è cambiato nella mia vita però è che in questo club sto bene e ho un bel rapporto con tutti. In Italia sono felice. La Conference? Quando abbiamo vinto la Champions con l’Inter non sono andato a Milano perché volevo il Real. Questa volta è diverso, volevo rimanere a Roma e continuare qui. La gente è tutto, mi sento parte di una famiglia veramente speciale“.
Il contratto scade nel 2024, una separazione prematura sembra impossibile. Un rinnovo probabile. Molto dipende dai piani futuri. L’uscita dalla Borsa, il progetto stadio e i nuovi sponsor determinano un fattore di crescita importante. “La serie A ha passato momenti difficili – conclude Mou – Ma ho ritrovato una Lega competitiva e appassionata. La Roma sta crescendo anche in senso più ampio, portando sempre più tifosi allo stadio, con grandi possibilità di evolvere in meglio“.
FONTE: Leggo – F. Balzani