Sorpresa: ora Mourinho ha la carta per portarsi a un punto dalla vetta. In un mese esatto, la Roma ha trasformato la rassegnazione in ambizione. Un mese nero. Un mese d’oro. Un mese in cui ha perso Dybala, ossia il suo uomo più importante, e dovuto rinunciare a poter vincere il girone di Europa League. Ma ora la Roma è quarta e vincendo contro la Samp ha lanciato un’Opa sui primissimi posti.
Quasi un all-in sul campionato: in estate, quando parlava con Dybala per convincerlo a scegliere la Roma, il guru di Setubal gli aveva detto che la squadra poteva vincere l’Europa League e la Coppa Italia. “Il resto vedremo”. Proprio ora che ha perso Paulo, il calendario offre alla squadra la chance di sfidare le primissime e provare a vivere una stagione diversa.
Il termometro delle ambizioni passa per un amico diventato nemico. Sarà Luciano Spalletti a dover dire quali siano davvero le quotazioni di José Mourinho alla Borsa della Serie A. Gli ultimi due allenatori ad aver vinto con la Roma, in un incrocio che adesso ha un sapore particolare: quello della sfida scudetto. Una specie di palla break per tornare in una partita che sembrava aver tagliato fuori la squadra il 18 settembre, quando aveva perso con l’Atalanta.
Esattamente un mese fa. La ripresa? tre vittorie tutte con la formula magica di Mourinho: un gol di vantaggio e difesa. Così, con un solo gol di scarto, ha vinto 6 volte su 7 in campionato, le ultime con Inter, Lecce e Samp. Chi pensa che sia un caso, evidentemente sbaglia: José ama il corpo a corpo, per poi vincere sfruttando l’episodio favorevole. E spesso ci riesce.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci