La brutta sorpresa questa volta non c’è stata. Il Giudice Sportivo ha punito la Roma con un’ammenda economica da 15mila euro in seguito ai cori rivolti dai tifosi giallorossi a quelli del Napoli, nel corso del big match disputato domenica scorsa all’Olimpico. La Curva Sud aveva intonato “O Vesuvio lavali col fuoco” sia prima dell’inizio della gara – durante il ricordo del giovane Francesco Valdiserri – che prima della fine del primo tempo.
Una condotta rilevata dagli ispettori federali presenti allo stadio, ma che non comporterà la squalifica del settore più caldo del tifo giallorosso nel derby del 6 novembre. L’episodio infatti non è stato considerato a sfondo razziale ma, come in passato, è rientrato nella casistica dei cori di “denigrazione e insulto territoriale”.
Nessuna conseguenza anche per Karsdorp che, dopo il fischio finale di Irrati, si era ritrovato faccia a faccia con l’arbitro (che gli aveva involontariamente calpestato un piede). Il direttore di gara ha capito che da parte dell’olandese non c’era l’intenzione di arrivare ad uno scontro, per questo il fatto non è stato inserito nel referto presentato al Giudice Sportivo.
Sono due invece i turni di squalifica inflitti al preparatore atletico Stefano Rapetti, che non potrà essere presente in panchina durante le sfide con Verona e Lazio. Il membro dello staff di Mourinho è stato punito per aver “assunto un atteggiamento minaccioso e intimidatorio nei confronti di un calciatore della squadra avversaria (Lozano, ndc), rivolgendo allo stesso un’espressione offensiva e cercando il contatto fisico con il medesimo”.
FONTE: Il Tempo – P. Dani