Una vigilia come le altre. Per certi versi, una delle più serene. Se sia la quiete prima della tempesta lo capiremo stasera, ma di sicuro Mourinho ha scelto di avvicinarsi al derby senza ulteriori scossoni. Quello che doveva dire sulla Lazio, Sarri e Tare era già stato recapitato ai destinatari nei giorni precedenti, ieri il tecnico è rimasto in silenzio, come gli capita di fare sempre dopo aver giocato il giovedì in Europa.
Mou venerdì si è consultato con l’analista degli arbitri Calvarese per ripassare lo “stile” di Orsato e ieri ha riunito la squadra in sala video per la riunione tecnica, guidando poi un allenamento tipico della vigilia, con terapie e ritiro a seguire.
Il tecnico considera la Lazio la seconda migliore squadra italiana nel possesso palla dopo il Napoli, per questo ritiene che la gara di oggi sia un nuovo esame importante per misurare il livello di competitività della Roma. Ma Mourinho sa bene che il derby è una sfida a parte e punta forte sulla motivazione.
I dubbi di formazione sono sostanzialmente due. Chi giocherà sulle fasce e chi affiancherà Cristante in mediana? Karsdorp prenota un posto a destra, El Shaarawy ieri era dato in vantaggio su Zalewski per la corsia opposta. Due esterni offensivi in competizione, difficile vederli entrambi dall’inizio, ma non si può escludere nulla. Matic è invece favorito su Camara per completare il centrocampo
Scontata la coppia d’attacco: il rigenerato Zaniolo al fianco di un Abraham che proverà a ritrovarsi nella partita che l’anno scorso lo ha fatto entrare definitivamente nei cuori dei romanisti, con la doppietta nel derby di ritorno. Ma la gara sarà lunga e ci sarà bisogno di forze fresche dalla panchina: oltre alla speranza di un segnale di vitalità di Belotti, occhio a Volpato. Il ragazzo è “on fire”.
FONTE: Il Tempo – A. Austini