(…) Come vede la costruzione dello Stadio della Roma? “Nelle grandi capitali gli stadi di calcio sono anche teatri per antonomasia della dinamica culturale, del business, dell’entertainment e dell’integrazione culturale. A Roma, dopo la recente ed estenuante esperienza che ha caratterizzato lo stadio a Tor di Valle, sembrerebbe che siano tutti d’accordo. Nessuno ha detto che la zona è sbagliata. La città se lo aspetta e la realizzazione è percepita come una cosa di buonsenso. Fatta questa premessa, nella fase attuativa, pur sembrando che tutto funzioni alla perfezione, ci sono una serie di ostacoli spesso non conosciuti e che mi preoccupano molto. Chiaro è che si fosse la volontà di sostenere la candidatura per l’Europeo del 2032 avremmo tempi certi visto che le conferenze deri serviti sono più ravvicinate tra di loro”. (…)
FONTE: Il Tempo