A pochi minuti dall’inizio del match, Tiago Pinto ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Sappiamo che la partita di oggi è importante, non possiamo nascondere di essere frustrati dopo gli ultimi due risultati. La Serie A è sempre molto competitiva e sappiamo che se oggi vinciamo possiamo avvicinarci in classifica, ma sempre con la consapevolezza che si tratta di un campionato lungo, che è una maratona.
Per quanto riguarda il tema di Karsdorp, anche se io non parlo molto, non nascondo i problemi. Tutti voi avete visto quello che è successo. Noi, insieme al giocatore e all’allenatore, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per tutti, per lui e per la squadra, non esserci nella partita. Poi, dopo la fine di questa partita e come abbiamo fatto sempre con i problemi che sono successi, dobbiamo mettere l’interesse della Roma sopra a tutto e sicuramente troveremo una soluzione buona per tutti”.
È sorpreso dalla mancata convocazione di Abraham per il Mondiale? “Io sono sicuro al 100% che alla fine di questa stagione sarà una seconda grande stagione di Abraham alla Roma. Non ho il minimo dubbio. Lui è un calciatore fenomenale con tante qualità e noi vogliamo sempre di più da lui. Detto questo, nessuno mi ha mai sentito parlare del lavoro fatto nelle squadre nazionali. Rispetto tutti, non dico nulla, ormai ho anche un’opinione personale diciamo grave su quello che succede in questo calendario per il tema della nazionale, ma non dico mai nulla. Ma non posso accettare, io come gli altri club, che dopo una convocazione della nazionale si cerchi di giustificare questa convocazione con quello che succede nei club. Perché se Tammy non va in nazionale perché non ha fatto gol negli ultimi mesi rispetto magari ad un ragazzo che ha fatto gol ma il giorno prima era in panchina, allora Smalling dovrebbe essere titolare con l’Inghilterra. Quello che voglio dire è che noi siamo soddisfatti di Tammy, sempre con la prospettiva che debba migliorare e siamo sicuri che migliorerà. Siamo soddisfatti dei nostri ragazzi che vanno al mondiale perché è importante per loro. Non diciamo mai nulla sulle squadre nazionali, sosteniamo il loro lavoro ma non posso accettare che dopo le convocazioni si parli del lavoro dei ragazzi nella Roma, come una giustificazione ad una scelta loro”.
FONTE: DAZN