“Grazie Giappone. È sempre un piacere venire qui, a presto”. L’inchino virtuale di José Mourinho su Instagram mette la parola fine alla tournée che ha visto protagonista la Roma dello Special One nel Paese del Sol Levante. I giallorossi tornano a Trigoria mettendo in valigia due pareggi, un infortunio muscolare, quello del giovane Tahirovic, e ben poche indicazioni positive: il gruppo sembra arrivato a metà novembre con la lingua di fuori e con poca fiducia nei propri mezzi.
Le due sfide giocate a Tokyo e dintorni hanno confermato le difficoltà del momento: prima il pari a rete inviolate con il modesto Nagoya Grampus (zero i tiri in porta e le emozioni del match), poi il rocambolesco 3-3 contro gli Yokohama F. Marinos), campioni in carica della Serie A nipponica.
Missori e Volpato le note liete, oltre agli sprazzi di Zaniolo, tornato al gol in un finale di gara senza dubbio vivacizzato dai suoi allunghi. La difesa a quattro, con tre attaccanti pronti a ribaltare il campo, può essere una traccia su cui lavorare durante la sosta. Ma nel complesso è mancata per larghi tratti la brillantezza, convinzione e la voglia di vincere le partite, oltre ad una manovra fin troppo lenta, persino al confronto di un calcio così lontano, ma in grande evoluzione, come quello giapponese.
Mourinho è apparso sollevato, al termine della gara, dallo scenario dei 12 giorni di vacanza che attendono la truppa giallorossa. Servirà infatti ricaricare le pile, sperare che dal Mondiale non arrivino brutte notizie dai giallorossi impegnati e ripartire con una fame diversa, già dal ritiro in Algarve di metà dicembre. La squadra arriverà al “Nau Sao Rafael Atlantico Resort nella giornata del 15, il 16 la prima amichevole con il Cadice, il 22 il rientro a Roma, prima delle vacanze natalizie.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo