In strategie e tattiche che prevedono sempre di più gli aggiramenti sulle ali per allargare le difese e magari puntare al cross oppure, a maglia allargate, al filtrante decisivo, José Mourinho scopre di avere 5 esterni, fra destra e sinistra, che fino hanno prodotto in stagione, tutti insieme, la miseria di un assist e zero reti.
Spinazzola non è ancora uscito fuori totalmente dal tunnel della rottura del tendine d’Achille. Gli “stop and go” lo hanno tormentato; adesso accusa anche qualche problema al momento di calciare.
Zalewski sembra essere un po’ in crisi di rigetto nell’assimilazione del suo nuovo ruolo di esterno. Non è un caso che al Mondiale, partito titolare, sia stato sostituito alla fine del primo match e non si sia più visto.
Discorso diverso per Celik, che ha caratteristiche più difensive e che quindi si ritrova meno a suo agio in fase di spinta. Chi invece avrebbe le qualità per farlo in modo decoroso è Karsdorp, il caso delle ultime settimane. Resta fine Matias Vina. Nella Roma è stato di gran lunga il meno impiegato, tant’è vero che lo Special One lo ha riciclato come difensore centrale.
La Roma è a caccia di sostituti. E se Bereszynski della Sampdoria è anche lui poco prolifico in attacco (4 gol e 21 assist in carriera), l’altro candidato, Odriozola, pur avendo quattro anni di meno ha prodotto 9 reti e 27 assist.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini