La Roma ha approvato una perdita di 219,3 milioni di euro nell’esercizio di bilancio relativo al 2021-22. Il peggiore della sua storia e causato, solamente in parte, dai danni della pandemia da Covid-19. Da Trigoria, non si dicono sorpresi in quanto la semestrale precedente aveva previsto un risultato simile al 30 giugno 2022.
A pesare sulle casse del club in particolare la voce dei costi relativi al personale pari a 182 milioni, di cui circa 155 per i calciatori e che mangiano quasi interamente i ricavi (200 milioni, dove sono cresciuti quelli da stadio e merchandising, ma non quelli da sponsor).
La Roma, inoltre, ha aderito al decreto liquidità che consente alle aziende di ripianare i deficit nell’arco di 4 esercizi (quindi entro il 2026), mentre per il prossimo bilancio ci sono elementi che dovrebbero far sì che i costi siano più contenuti, come l’uscita dalla borsa, i cui risvolti positivi si vedranno solo nell’esercizio 2022-’23.
Fondamentale per coprire l’attuale fabbisogno finanziario risultano le risorse immesse da Dan Friedkin, l’eventuale cessione di giocatori e i flussi di cassa che potrebbero essere conseguiti nel corso dell’Europa League.
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