Le riflessioni del ministro Matteo Piantedosi proseguono. Sono ragionamenti anche politici, ovviamente (un ministro deve pur farli…), perché gli scontri di domenica a Badia al Pino tra gli ultras di Napoli e Roma hanno mostrato al Paese la faccia peggiore del calcio, con evidenti ricadute mediatiche.
Il pugno duro annunciato nell’immediato dal capo del Viminale slitta ancora e la sensazione è che qualche dubbio di opportunità sottoposto dai tecnici e dai più vicini consiglieri, possa aver portato verso il congelatore quello che fino a pochi giorni fa sembrava un provvedimento scontato: il divieto di trasferta per uno o più partite ai tifosi partenopei e giallorossi.
“Credo che una serie di Daspo possano essere emessi” ha spiegato ieri da Firenze il capo del Viminale. “Sto valutando provvedimenti e mi riservo di farlo a breve – ha aggiunto – Mi riservo di vedere i risultati del lavoro del comitato di analisi, ma non escludo provvedimenti. Ci sono in corso accertamenti. Noi ci muoveremo nelle direzioni della tutela generale dell’ordine pubblico e nell’individuazione delle responsabilità“.
Il lavoro del pool di investigatori, che sta analizzando filmati e raccogliendo testimonianze, prosegue senza sosta. Ma come prefigurato ieri dal nostro giornale, lo stop ai viaggi delle due tifoserie coinvolte è tutt’altro che ovvio e più che una certezza andrebbe derubricata a ipotesi che resta ancora sul tavolo, sempre meno centrale, però.
FONTE: Il Corriere delklo Sport – G. Marota
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