Pazzi di Joya, ma anche un po’ spaventati dal futuro. L’impatto di Paulo Dybala sulla Roma è stato devastante in termini di numeri (8 vittorie su 10 con l’argentino) e di leadership. Un acquisto più che azzeccato, alla faccia di chi lo aveva scartato come Juve e Inter. E un’intesa con Abraham che cresce e fa ben sperare. «Con lui la palla diventa rotonda, con altri è quadrata», la sentenza di Mourinho. L’artefice massimo del suo sbarco a Trigoria.
Ora però c’è da ricomprare Dybala. Nel senso che per eliminare la clausola da 20 milioni (12 per l’estero) bisogna esercitare la condizione di rinnovo con aumento: da 4,2 milioni fino al 2025 ai 6 fino al 2026. La Roma – visti anche i ritorni di marketing – è intenzionata ad esercitare questo diritto.
Per un matrimonio però c’è bisogno di due sì convinti. Dybala – ieri a Madrid in visita alla famiglia Morata – a Roma sta più bene. Il calore dei tifosi, il ruolo di protagonista assoluto e la presenza di Mourinho sono elementi che lo porterebbero a dire sì anche domani.
Proprio la terza condizione però non è così sicura. Il tecnico ha ancora un anno di contratto, ma proseguire non sarà facile. In caso di addio del tecnico Paulo vorrebbe conoscere i progetti futuri e avere garanzie se non altro di giocare la Champions.
Il numero 22 continua ad essere al centro di polemiche e dubbi come quelli relativi all’ultima defezione. In vista dello Spezia Mourinho potrebbe tenerlo in panchina mentre aumentano le chance per i giovani lanciati dal tecnico. Da Zalewski a Bove e Tahirovic nessuno dall’epoca dei 3 punti ne ha lanciati così tanti in giallorosso.
FONTE: Leggo – F. Balzani
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin