Il conto alla rovescia sta per finire. Domani, la Corte d’Appello della Federcalcio dovrà rispondere a due domande: è giusto riaprire il processo sportivo su plusvalenze e dintorni? E se sì, la Juventus e le altre società incolpate (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Pescara e il vecchio Novara, che non c’entra nulla con la società attualmente in serie C) e assolte in primavera in primo e in secondo grado, con i loro dirigenti, che sanzioni dovrebbero meritare?
Ormai il tema l’abbiamo imparato a memoria. Sono state le carte della procura della repubblica di Torino, la famosa indagine “Prisma” che ha portato i pm a chiedere il rinvio a giudizio (udienza preliminare il 27 marzo) di alcuni dirigenti juventini, fra i quali l’ormai ex presidente Andrea Agnelli, a convincere il procuratore federale Giuseppe Chiné.
Non ci sarà una fase 1 e una fase 2 del processo. Nel senso che il procuratore federale illustrerà il suo punto di vista nello stesso momento, parlando della necessità della riapertura e formulando nello stesso intervento la richiesta di sanzioni.
FONTE: La Gazzetta delo Sport – V. Picioni
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