Per quanto riguarda il caso Zaniolo, nella Roma la linea morbida non esiste più, così come altre piste reali come il Milan. Mourinho ha sposato la linea dura della società. Ovvero: se l’attaccante non accetterà la proposta del Bournemouth resterà a Trigoria non fuori rosa – perché non è consentito dai regolamenti – ma ai margini del progetto tecnico di sicuro.
Non è un caso che lo Special One decida di rievocare le parole dette domenica scorsa (“il primo febbraio sarà qui” e adesso spiega: “Purtroppo avevo ragione. E dico ‘purtroppo’ perché è da un mese che il giocatore dice ogni giorno di voler andare via. Ad esempio, dopo lo Spezia, martedì ho fissato un allenamento opzionale. Io ero a Trigoria con il mio staff. Ebbene, tutti quelli in panchina sono venuti ad allenarsi, anche i tanti che hanno giocato sono venuti per il recupero. Questo è il profilo di giocatore che un allenatore vuole: uno di squadra. Quando un calciatore dice, non solo all’allenatore ma soprattutto alla società e ai compagni ogni giorno, di non voler vestire la maglia della Roma e di non volersi allenare con il gruppo, allora devo dire ‘purtroppo’. Sui dettagli di come sia successo non parlo, ma ancora una volta Nicolò non è a disposizione. Il mio focus è sui ragazzi che vogliono lottare per il club e per i tifosi, in questa dinamica Nicolò non fa parte del progetto Napoli“.
Il peggio per Zaniolo, però, è che non faccia parte più nemmeno del progetto Friedkin. La proprietà è furiosa per il no al Bournemouth e i motivi sono diversi. Innanzitutto i 30 milioni (più bonus) del club inglese consentirebbero alla Roma di muoversi sul mercato, poi il suo addio libererebbe spazio salariale per inserire in lista Uefa Wijnaldum e Solbakken.
Il club ha già cominciato a far allenare l’attaccante in un campo separato, come Karsdorp. E la volontà, sulla carta, è di continuare così non fino a giugno, ma fino al 2024, quando scadrà il contratto. Per il futuro, Maldini e Massara sono pronti a parlare con la Roma anche domani, se c’è la possibilità di chiudere una trattativa per un prestito.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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