Certe volte il mondo dorato del calcio si schianta contro la realtà. E così accade che quella che doveva essere, dopo tante difficoltà, una trattativa tranquilla, quella tra Nicolò Zaniolo, la Roma e il Galatasaray, finisce per essere l’epilogo di una storia che nulla ha avuto di normale. Il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria ha rallentato le comunicazioni tra le parti, ma non ha fatto cambiare idea a Zaniolo né al Galatasaray
Il calciatore è pronto a volare nella giornata di oggi a Istanbul dove firmerà un contratto di 4 anni e mezzo a circa 3,5 milioni di euro più bonus, con una clausola rescissoria fissata a 35 milioni. La Roma è pronta a dare l’ok ad un’offerta di 22 milioni di euro bonus compresi e una percentuale sulla futura rivendita.
Ma il terremoto ha inevitabilmente impattato sul decorso dell’operazione. Soprattutto nella giornata di ieri quando il Ministro dello Sport turco Kasapoglu ha decretato lo stop a tutte le competizioni sportive del Paese, facendo temere lo stop alla trattativa. Risvolti sociali davanti ad una crisi umanitaria che non hanno toccato – e chissà se interessato – il protagonista dell’operazione.
Nicolò Zaniolo ieri ha vissuto un’altra giornata di scelte sbagliate. Nel mezzo della mattinata non ha trovato di meglio da fare che postare su Instagram un selfie a torso nudo mostrando i muscoli. Con un tempismo e un pudore discutibili. Come il tatto di evitare certi atteggiamenti a poche ore da un viaggio in una terra devastata dal terremoto. Una presa di coscienza arrivata poche ore dopo. Prima con la cancellazione del post incriminato, poi con la solidarietà al popolo turco.
L’ennesima prova documentata sul tavolo dell’ufficio legale che fa il paio con i comportamenti dell’ultimo mese. Tutte inadempienze che vanno a riempire il faldone di Zaniolo che difficilmente verrà archiviato al momento della cessione in Turchia.
FONTE: La Repubblica – M. Juric