Se fare tredici è passato di moda per il totocalcio, non si può dire lo stesso per la Roma di Spalletti che domenica scorsa contro il Cagliari ha fatto tredici in casa, in campionato.
Nessun montepremi in palio come nel popolare concorso, ma solo la possibilità di aggiornare i libri di storia e gli almanacchi. Già, perché tredici vittorie di fila in serie nel fortino casalingo la Roma non le faceva da 87 anni, tra i tornei 1929-1930 e 1930-1931.
Successe tra Roma-Triestina 5-0 del marzo 1930 e Roma-Casale 3-1 del novembre successivo. Era la squadra allenata dall’inglese Herbert Burgess, capitanata da Attilio Ferraris IV e formata da tanti calciatori di livello. Guido Masetti, Rodolfo Volk (poi capocannoniere con 30 gol), Cesare Augusto Fasanelli, Renato Bodini, Raffaele Costantino, Mario De Micheli. Alcuni di loro protagonisti nella famosa “Canzona” di Testaccio. Altra storia, altro calcio.
Oggi “gli undici atleti” che “Roma chiamò” sono diversi e per la maggior parte di nazionalità straniera. Ma il passaporto nel calcio di oggi conta poco. “Conta vincere le partite”, ripete a più riprese il tecnico toscano Luciano Spalletti.
Wojciech Szczesny, Antonio Ruediger, Kostas Manolas, Federico Fazio, Bruno Peres, Daniele De Rossi, Kevin Strootman, Leandro Paredes, Emerson, Radja Nainggolan, Edin Dzeko, Diego Perotti, Stephan El Shaarawy, Francesco Totti e tutti gli altri sono gli eroi di oggi. La Roma di allora superò in serie Triestina, Milan, Pro Vercelli, Lazio, Livorno, Modena, Pro Patria, Torino, Padova, Alessandria, Napoli, ancora Pro Patria e Casale. Quella di oggi ha messo in riga Torino, Napoli, ChievoVerona, Udinese, Sampdoria, Crotone, Inter, Palermo, Bologna, Pescara, Milan, ancora ChievoVerona, Cagliari.
Per completezza di informazione, il traguardo delle 13 vittorie interne era stato già celebrato da alcuni organi di stampa dopo il 3-1 ottenuto con il Chievo il 22 dicembre scorso, paragonato proprio con il filotto della squadra giallorossa degli Anni 30. Tuttavia, il conteggio riportato dai quotidiani prevedeva anche l’ultimo derby vinto contro la Lazio con i gol di Strootman e Nainggolan, partita fuori casa come da calendario stilato dalla Lega Calcio. Lazio-Roma 0-2. Di fatto, tredici partite vinte sul terreno dell’Olimpico perché la stracittadina non cambia casa se a ospitare l’evento c’è la Lazio o la Roma. In realtà, per le statistiche il match va considerato in trasferta. A maggior ragione se paragonato con la Roma di allora, che il derby fuori casa lo disputava in uno stadio diverso da Campo Testaccio.
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— AS Roma (@OfficialASRoma) 22 gennaio 2017