Diretto e sincero. Si può criticare l’operato del g.m. Tiago Pinto ma non quello del dirigente che lavora per “lasciare una Roma migliore di quella che ho trovato“. Punto per punto, la versione di Tiago. “Zaniolo? Potevamo prendere più soldi: una settimana fa avevamo un’offerta più grande. Con tutto quello che è successo, però, siamo arrivati a questa soluzione che non è male per entrambe le parti. Era possibile fare meglio? Ho dei dubbi. Nicolò è stato amato come pochi giocatori da questa città, ma rifiutarsi di vestire la maglia della Roma è qualcosa che va oltre trattative o rinnovi. Posso pensare che dovrei guadagnare di più, ma se decido di andare via dalla Roma e vedo che mi vogliono solo Bournemouth e Galatasaray, allora bisogna farsi qualche domanda“.
“Mourinho? Si cerca il conflitto tra me e lui ma noi lavoriamo per il bene della Roma. Non giochiamo in squadre diverse. Non abbiamo tutti i calciatori che vogliamo, conoscete i nostri paletti e i nostri limiti. Non abbiamo mai preso un calciatore che l’allenatore non voleva”.
“I flop? Parlate sempre di Vina e Shomurodov: mi assumo tutta la responsabilità“. “Roma indebolita? Non sono soddisfatto, abbiamo perso tre giocatori e ne abbiamo portati due, anche se confidiamo nel recupero di Wijnaldum. Una causa è stata l’effetto Zaniolo. Venderlo prima ci avrebbe permesso un’operazione che sarebbe piaciuta a tutti e avrebbe rinforzato la rosa. Ziyech? Lo abbiamo contattato, ma non era lui“.
“Solbakken? Mi dispiace sia fuori dalla lista Uefa ma fa capire che il Financial Fair Play è una cosa seria. Fare i mercato così è difficile”. “Smalling e El Shaarawy in scadenza? Sono situazioni diverse. Chris decide da solo, fino a maggio; su Stephan decide il club. Karsdorp? È rimasto qui, sapremo presto se è a disposizione”.
“Il futuro della Roma? Non ho dubbi che tra 3-4 anni la Roma sarà più solida e avrà più potere sul mercato. Però dobbiamo per forza passare da questo percorso. Mou è il primo a saperlo. Quando dice che abbiamo speso solo 7 milioni sa bene la situazione. Lavoriamo per raggiungere l’agreement con la Uefa e ottenere buoni risultati sul campo. il mercato ha 20-30% di importanza ma io mi fido per il 100% di squadra e staff”.
“Il futuro di Mou legato alla Champions? Non abbiamo bisogno di pressione extra sulla Champions. Sappiamo quanto è diverso giocarla o no. A fine stagione faremo i conti. Non dico che Mourinho, se non andiamo in Champions, va via al 100%. E nemmeno il contrario“.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri