Esiste una frase importante che José Mourinho ha pronunciato dopo la “bella” sconfitta di Napoli: «Adesso il calendario ci aiuterà». Almeno in campionato, le sue proiezioni avevano fondamento. La Roma ha battuto in scioltezza l’Empoli insidiandosi in zona Champions League. E all’orizzonte vede in sequenza Lecce, Verona e di nuovo la Cremonese come prossimi avversari, tutti nel mese di febbraio. I Friedkin potranno davvero sperare di rientrare nell’ala nobile del castello europeo: con i soldi della Champions sarà meno problematico programmare gli investimenti.
Né Mourinho né la proprietà intendono trascurare la sezione internazionale, a cominciare dal playoff contro il Salisburgo. Ma su una cosa l’allenatore e il general manager, Tiago Pinto, si sono finalmente trovati d’accordo: la Roma è uscita dal mercato di gennaio più debole, avendo ceduto Zaniolo e altri due cambi. L’elemento positivo è il ritorno di Gini Wijnaldum, che era stato preso in estate perché stravolgesse la qualità del centrocampo. La convocazione per Lecce, con possibile debutto, è la prova di avvenuta guarigione. Non potrà subito fare la differenza. Una cosa è certa, il Lecce, tra l’altro, è un rivale fastidioso. All’andata se ne è accorta anche la Roma all’Olimpico, che ebbe bisogno del rigore della Joya.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida