Il ritorno di Gini aiuta a dimenticare un mercato che a gennaio ha indebolito la rosa. E lui il vero rinforzo per Mourinho, che potrà avere una soluzione in più a centrocampo. Sabato gli sono bastati i pochi minuti a Lecce per capire che il peggio è passato. Sono stati sei mesi difficili, ma il ritorno in campo dopo l’infortunio ha trasmesso fiducia a tutta la Roma. Ieri è arrivato a Salisburgo con la squadra, dopo l’allenamento di rifinitura svolto a Trigoria.
È la sua prima convocazione in Europa. Mourinho ha spiegato che gli manca poco: “Gini non giocherà ancora titolare, vediamo di partita in partita e di allenamento in allenamento. Vediamo se la partita darà la possibilità di farlo giocare come a Lecce. I dati di lavoro sono positivi, ma il ritmo gara è un’altra cosa. Ogni nostra partita si gioca fino all’ultimo minuto, non siamo una squadra capace di fare risultato al 25′. Mancano tante gare, sicuramente arriverà il momento in cui Wijnaldum potrà giocare dall’inizio”.
Nelle ultime settimane l’olandese ha vissuto con trepidazione questo ritorno in campo tanto atteso e già nel test decisivo, quello con la Primavera, qualche giorno prima della partita di Lecce, ha fatto vedere quanto potrà essere utile, anche se naturalmente avrà ancora bisogno di tempo. Ma i miglioramenti sono sotto gli occhi di Mourinho, tutti i giorni, in ogni allenamento. Gini è carico è sta recuperando il buon umore. La Roma era stata pensata da Mourinho con la sua qualità in mezzo al campo. Adesso che sta tornando potrà essere decisivo per riportare i colori giallorossi in Champions e per andare avanti in Europa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo